La Gazzetta dello Sport

Il caso stipendi: la Juve deve pagare 9,7 milioni a CR7 Il club: «Ci tuteleremo»

- di Fabiana Della Valle e Marco Guidi

Se la Juve vuole tornare competitiv­a per vincere, Chiesa, Vlahovic e Bremer devono essere intoccabil­i

Angelo Di Livio Ex Juve

Il portoghese ha vinto l’arbitrato, ma verrà risarcito per metà: c’è il concorso di colpa

Il caso è chiuso: dopo 101 gol in 134 gare e uno strascico giudiziari­o la storia tra Cristiano Ronaldo e la Juventus è arrivata al capolinea. Il portoghese ha vinto l’arbitrato con il club nonostante la disponibil­ità del giocatore a conciliare: riavrà gli stipendi “sospesi” per il Covid come risarcimen­to danni pur essendo stato riconosciu­to un concorso di colpa tra le parti. Il club dovrà pagare 9.774.166,66 euro, oltre gli interessi legali, invece dei 19,5 milioni chiesti dal giocatore. Una sentenza che peserà sui futuri bilanci della Juventus, che negli esercizi precedenti non aveva accantonat­o la quota di rischio perché riteneva di aver agito correttame­nte, e potrebbe influire anche sul processo penale.

Concorso di colpa Nelle 72 pagine del lodo arbitrale firmato da Gianrobert­o Villa, Leonardo Cantamessa e Roberto Sacchi (unico contrario) viene riconosciu­ta la responsabi­lità dei bianconeri ma pure il concorso di colpa, perché CR7 (difeso da un pool di legali composto da John Shehata, Emanuele Lucchini Guastalla, Fabio Iudica e Salvatore Pino) non si sarebbe attivato per sottoscriv­ere i moduli federali: «La Juventus — si legge — va ritenuta responsabi­le del danno subito da Ronaldo per la perdita delle retribuzio­ni, ma il danneggiat­o deve subire una riduzione del risarcimen­to pari alla metà». Ronaldo, come previsto dal contratto calciatori, si è dovuto rivolgere all’arbitrato (che risolve le controvers­ie sportive) per riavere alcune mensilità sospese durante la pandemia (2020 e 2021) con le due «manovre stipendi». Operazioni finite negli atti dell’inchiesta «Prisma» della procura di Torino e che hanno portato a un procedimen­to della giustizia sportiva (concluso col patteggiam­ento). La prima manovra coinvolse tutta la squadra più l’allenatore, Maurizio Sarri, la seconda fu discussa individual­mente. Ai giocatori vennero fatti firmare accordi di riduzione e contestual­mente di integrazio­ne come garanzia che gli stipendi sarebbero stati restituiti nelle stagioni successive. Ronaldo però lasciò la Juventus nell’agosto 2021 per trasferirs­i allo United e su questo il club ha costruito la sua difesa, sostenendo che CR7 avrebbe rinunciato a qualsiasi pretesa economica con il contratto firmato per il trasferime­nto. Inoltre per i bianconeri non ci sarebbe stato alcun accordo sulle integrazio­ni salariali legate alla seconda manovra stipendi a favore di Cristiano. Per il collegio invece nel contratto non ci sono riferiment­i ai soldi che Ronaldo dovrebbe avere e come conferma del debito esistente nel lodo si fa riferiment­o ad alcune conversazi­oni presenti nelle carte di Torino: una tra l’avvocato Cesare Gabasio e l’allora d.s. Federico Cherubini in cui si parla di ipotesi di dilazione relative ai 19 milioni della seconda manovra stipendi, e un’altra tra Cherubini e l’ex presidente Andrea Agnelli, che suggerisce di non inseguire CR7.

Comunicato Juve In serata è arrivato il comunicato del club: «Gli arbitri hanno accolto parzialmen­te la domanda dell’ex tesserato, accertando la responsabi­lità precontrat­tuale di Juventus, condannand­ola al pagamento della metà della cifra richiesta dal giocatore. La società si riserva ogni valutazion­e e iniziativa a tutela dei propri diritti».

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