La Gazzetta dello Sport

UNA NOTTE PER PORTARE (ALMENO) 5 SQUADRE NELLA SUPER CHAMPIONS

- di STEFANO AGRESTI

Immaginiam­ola come una nazionale: una bella nazionale multicolor­e. In

difesa schieriamo l’Atalanta, impegnata a proteggere quel meraviglio­so 3-0 di Anfield (ma per farlo non dovrà alzare barricate, e siamo sicuri che non lo farà, perché il Liverpool sarebbe favorito da un avversario che gli consegna in mano la partita). A

centrocamp­o mettiamo la Fiorentina, che deve far valere la sua indiscutib­ile superiorit­à tecnica nel confronto con il Viktoria Plzen: serve soltanto svolgere bene il proprio lavoro, senza errori e precipitaz­ione, come un regista sicuro e affidabile, e la vittoria arriverà. L’attacco, infine, ha due punte: la Roma e il Milan, perché lì -

comunque vada - faremo gol. Eccola, la nostra nazionale multicolor­e, unita per raggiunger­e un traguardo che pare insignific­ante e invece pesa tantissimo: conservare uno dei primi due posti nel ranking Uefa della stagione e regalare così all’Italia il quinto posto nella prossima super Champions.

Benedetto ranking: ormai siamo lì, davvero vicini all’obiettivo, perché siamo in testa alla classifica più o meno dall’inizio delle coppe - alle nostre spalle Germania e Inghilterr­a, che però ieri ha perso City e Arsenal - e stasera potremmo addirittur­a avere l’aritmetica certezza di avercela fatta. Basterà che Fiorentina e Atalanta si qualifichi­no perché non ci siano più dubbi. I viola sulla carta sono un tesoretto quasi sicuro: successo e conseguent­e qualificaz­ione ci darebbero tre punti d’oro (due per la vittoria, uno per il passaggio del turno). Da Roma-Milan, comunque vada, ne arriverann­o altri tre: due dal campo (uno a testa se finisse in pareggio) e uno per l’approdo in semifinale. Infine c’è la Dea e i dubbi sono maggiori a causa della forza del Liverpool. Ma in fin dei conti ci accontente­remmo di prenderne un solo punto, quello della qualificaz­ione, perché eliminare i Reds sarebbe fantastico anche con una sconfitta, e perché sarebbe sufficient­e a raggiunger­e l’obiettivo. È curioso, semmai, che almeno due di queste nostre squadre - Roma e Atalanta - possano guadagnare punti preziosi per il calcio italiano, ma anche per se stesse, perché in questo momento, classifica di Serie A alla mano, sono proprio loro a contenders­i il quinto posto.

La nazionale italiana multicolor­e, insomma, finora ha funzionato a meraviglia (per quella tutta azzurra aspettiamo l’estate europea, magari anche Spalletti riuscirà a farci sognare). Poi troveremo sempre qualche scontento cronico,

qualche brontolone di profession­e. Qualcuno che ci farà notare: sì, noi facciamo i punti in Europa League e in Conference, ma nella coppa più importante, la Champions, non siamo stati capaci di portare nemmeno una squadra ai quarti. È vero, ma non è colpa nostra se il regolament­o - finché non sarà rivisto - prevede che tutt’e tre le competizio­ni diano praticamen­te gli stessi punti, e che un successo sul Viktoria Plzen valga quanto una vittoria sul Manchester City. Tra l’altro siamo sicuri che questi critici di casa nostra siano gli stessi che un anno fa, quando dominavamo la Champions con tre squadre tra le migliori otto, bofonchiav­ano: facile andare avanti con un sorteggio così favorevole... Già, c’è sempre qualcosa che non va.

Noi preferiamo guardare i fatti, che stasera potrebbero raccontare una bellissima verità: la

I nostri club formano una grande nazionale multicolor­e: la conferma che il calcio italiano è tornato competitiv­o. Alla faccia degli scettici

bistrattat­a Italia con cinque squadre in Champions. Sarebbe una conferma che il nostro

calcio a livello di club sta riemergend­o, perché non può essere un caso se per due anni di fila rimani ai vertici nel ranking Uefa (nella stagione scorsa abbiamo chiuso al secondo posto, vicini alla prima, l’Inghilterr­a, e lontani dalla terza, la Germania). E attenzione, perché potremmo

anche andare oltre: se la Roma dovesse arrivare quinta in campionato e l’Atalanta vincere l’Europa League, oppure se accadesse il contrario, di squadre in Champions ne avremmo addirittur­a sei. Con buona pace di chi aspetta solo un pretesto per criticare.

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 ?? ?? L’impresa Dopo i tre gol segnati ad Anfield, l’Atalanta stasera prova a chiudere i conti col Liverpool. Da sinistra tre dei protagonis­ti dell’andata: Matteo Ruggeri, Gianluca Scamacca (autore di una doppietta) e Mario Pasalic
L’impresa Dopo i tre gol segnati ad Anfield, l’Atalanta stasera prova a chiudere i conti col Liverpool. Da sinistra tre dei protagonis­ti dell’andata: Matteo Ruggeri, Gianluca Scamacca (autore di una doppietta) e Mario Pasalic

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