La Gazzetta dello Sport

Colpo Scandicci

SUPER ANTROPOVA NELLA PRIMA FINALE CONEGLIANO CADE AL 5° SET IN CASA Trascinate dall’azzurra, le toscane rimontano da 9-13 nel tie break Sabato gara-2 a Firenze

- di Davide Romani

Eliminare in semifinale la rivale in azzurro Paola Egonu: fatto. Portare Scandicci per la prima volta in una serie scudetto: fatto. Guidare la squadra toscana al primo successo in gara-1 della finale tricolore: fatto. Con una prestazion­e all’altezza delle più grandi interpreti nel ruolo come la serba Boskovic e la stessa Egonu, Ekaterina Antropova guida la Savino del Bene al successo nel primo round scudetto al Palaverde di Treviso (5.031 spettatori), imbattuto dall’11 maggio 2023, da gara-3 della finale scudetto vinta dal Vero Volley Milano. «Conegliano è la squadra più forte del mondo – sintetizza Barbolini, tecnico di Scandicci e futuro assistente di Velasco in Nazionale -. Aveva perso una sola partita in un anno solare. Conoscevam­o la difficoltà, ma le ragazze sono state bravissime».

Occasione Bastano pochi minuti per capire che la squadra di Barbolini non si è presentata a Treviso come vittima sacrifical­e al cospetto delle campioness­e d’Italia in carica, in grado di vincere gli ultimi 14 titoli in Italia (4 scudetti, 5 Supercoppe, 5 Coppe Italia). Il primo set della 21enne bomber russa naturalizz­ata italiana è un indizio per capire l’andamento del match: 50% in attacco, un muro vincente e 4 ace. Il suo tabellino finale (31 punti, 5 ace e 3 muri) è la conferma che Scandicci può a tutti gli effetti giocarsi le chance scudetto mentre l’Italia avrà una carta in più da giocarsi per arrivare alla prima medaglia olimpica nel femminile. «Nessuno avrebbe potuto indovinare l’esito finale della partita perché gli andamenti dei set sono stati sempre diversi – dice Antropova -. Ora festeggiam­o, ma poi testa a sabato alla partita di Firenze. La città per la prima volta assisterà a una finale scudetto e dovremo fare del nostro meglio».

Mago della panchina Nella serie scudetto tra i due tecnici in corsa per diventare il terzo tecnico con più scudetti, sei, in Italia (il record è di Guerra con 11), Barbolini si conferma allenatore ostico per Conegliano. È lui l’ultimo coach in grado di fermare l’Imoco in una finale in campo nazionale (con Novara in Coppa Italia nel febbraio 2019 e poi nello stesso anno nell’epilogo di Champions League a Berlino). «Non era facile – analizza Massimo Barbolini, tecnico delle toscane -. Abbiamo recuperato nel terzo set, nel quarto non abbiamo sfruttato un match point e poi al tie break siamo rientrati dal 13-9. Brave ma non accontenti­amoci di essere arrivati, perché arrivare in finale è bello ma ci si dimentica in fretta».

Pantere ferite Conegliano si è persa sul più bello dopo aver rimesso in sesto una partita che nel quarto set sembrava ormai persa (Scandicci ha fallito un match point). Avanti 13-9 nel tie break le pantere non hanno trovato il colpo del ko. «Delle finali giocate in questi anni (per Conegliano è la sesta consecutiv­a, ndr) questa contro Scandicci è quella con il livello più alto – taglia corto Daniele Santarelli, tecnico dell’Imoco -. Sapevo che sarebbe stata una battaglia perché Scandicci è proprio forte, gioca bene e sbaglia poco. E se non affronti la partita con la giusta aggressivi­tà diventa complicato». Ma siamo solo al primo round.

 ?? LVF ?? 1. Un attacco di Ekaterina Antropova, 21 anni, 31 punti per Scandicci
2. Isabelle Haak, 24 anni, 34 punti per Conegliano
3. La festa delle ragazze di Scandicci
LVF 1. Un attacco di Ekaterina Antropova, 21 anni, 31 punti per Scandicci 2. Isabelle Haak, 24 anni, 34 punti per Conegliano 3. La festa delle ragazze di Scandicci
 ?? ?? 2
2
 ?? ?? 1
1
 ?? ??
 ?? ?? 3
3

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy