Cannavaro ha la faccia scura: «Troppi errori»
L’esordio sulla panchina friulana è deludente: «Ho cercato di cambiare il meno possibile. Avevo solo 2 giorni»
Gli amici si abbracciano e basta. Lo fa capire Daniele De Rossi quando racconta l’emozione dell’incontro con Fabio Cannavaro, che per la sua prima a Udine ha scelto un completo nero. Come la sua faccia a fine partita. Tutto è cominciato con l’amico Daniele, il fratello Pao
Errori È finita come a Verona dove il gol di testa all’ultimo minuto di recupero di Coppola ha mandato a casa Gabriele Cioffi. Stavolta il killer bianconero è Bryan Cristante, ma il vero colpevole è Joao Ferreira che ha consegnato alla Roma il calcio d’angolo. E il nuovo allenatore, che è stato Pallone d’oro e uno dei migliori difensori al mondo, parte proprio da qui: «Dobbiamo ridurre gli errori e il nervosismo. Se siamo in questa situazione vuol dire che si commettono errori che costano cari. Ci lavorerò, ho avuto solo due giorni. Ma sto provando a parlare con tutti i ragazzi individualmente». Cannavaro deve fare anche da mental coach in una situazione difficile, quasi disperata, dove la paura comanda. «Il peggior momento della mia carriera», lo ha definito Jaka Bijol a Tv12. Un’idea che è stata lanciata al nuovo allenatore è quella della marcatura a uomo sui calci piazzati. «Si può anche cambiare. Se c’è una continuità di errori si può fare per limitare i danni. Ma ho cercato di cambiare il meno possibile. Così come anche davanti se mi chiedete delle due punte vi dico che, innanzitutto, bisogna tenere un certo equilibrio. Se mi parlate dei due attaccanti vuol dire che ci date già per perdenti a Bologna». Da oggi metterà la testa sul miracolo che deve produrre, sperando di recuperare Perez («Spero non sia nulla di grave. Non possiamo permetterci di perdere nessuno»). Mentre la curva Nord a fine partita se l’è presa come sempre solo con uno: Gino Pozzo.