Il Torino a San Siro punta sul talento che sfida Calhanoglu Ricci va alla Scala
I granata vogliono guastare la festa dell’Inter: il sogno Europa è ancora possibile
Chi al suo fianco Accanto a lui dovrebbe giocare Ilic: una coppia di di qualità. Ma c’è l’ipotesi Tameze
Su il sipario, a breve. Palcoscenico prestigioso, in un San Siro addobbato a festa per celebrare il ventesimo tricolore della storia interista, di fronte i campioni d’Italia. Samuele Ricci è pronto a planare nel cuore del Toro all’ora di pranzo di una domenica che, per il popolo nerazzurro, sarà memorabile. Sarà un momento fondamentale anche per il cammino dei granata: da qui, da Milano, comincerà la prima delle cinque tappe della volatona finale del campionato per tentare di rendere ancora vivo il traguardo europeo. Divenuto più complicato, ma ancora possibile. Ricci sarà l’uomo giusto al posto giusto: Ivan Juric ha bisogno come il pane della sua qualità, della classe di questo ragazzo di appena 22 anni ma che non si tira mai indietro quando, nei momenti chiave, è l’ora di assumersi delle responsabilità.
Musica, maestro! Il Torino ha segnato in agenda una priorità: aumentare il livello di gioco per moltiplicare le occasioni da gol per i propri attaccanti. Il ritorno di Ricci è una manna dal cielo: nell’ultimo periodo, ha dimostrato segnali di una crescita importante. Nella vittoria casalinga contro il Monza ha offerto una prestazione totale, si è imposto nel derby nel duello con Rabiot, in precedenza aveva brillato a Udine nel convincente successo in Friuli. Domenica è stato assente per squalifica contro il Frosinone: ne ha sofferto il centrocampo, ha patito il gioco della squadra. Quando Ricci c’è, il Torino gioca decisamente meglio. A lui Juric sta per affidare il compito di guidare i granata nella casa interista. “Samu” ormai suona discretamente la chitarra e studia il pianoforte, e allora è lecito lanciarsi in un “musica, maestro!”.
E il partner…? Caso più unico che raro, nella sfida di andata del 21 ottobre, Juric impostò il Torino in partenza con un 4-2-3-1. Ricci era in mediana con accanto Linetty. È difficile prevedere che il tecnico croato riproponga la stessa formula. Non paiono esserci le condizioni, in primo luogo perché Linetty domenica sarà assente per squalifica. È molto più realistico pensare che si andrà avanti sulla scia della difesa a tre. Ricci ha scontato la sua giornata di stop, e quindi non vi sono dubbi che sarà un protagonista di San Siro. Il ballottaggio è aperto su chi sarà il suo partner di reparto. La scelta naturale porterebbe a Ivan Ilic, così da ricomporre la coppia dei due centrocampisti classe 2001. Il serbo non ha sfruttato l’occasione come avrebbe potuto domenica scorsa, contro il Frosinone, compiendo un passo indietro. Juric valuta la possibilità di riposizionare Tameze in mediana accanto a Samuele, potendo adattare Vojvoda da difensore di centrodestra.
Sfida affascinante Qualunque sarà la scelta di Juric, si prospetta una sfida senza dubbio dal grande fascino. È il confronto tra le regie: di fronte, Ricci dovrebbe trovarsi Calhanoglu, l’architetto dell’Inter tricolore di Simone Inzaghi, uno dei più brillanti registi nel contesto europeo. Samuele si porta in dote una preziosa qualità dagli anni del settore giovanile: è un ragazzo “freddo”, non soffre le emotività del momento. Sarà un punto di forza, lo aiuterà nell’aprire un ombrello di fronte alla pressione e all’entusiasmo che vibrerà domenica allo stadio. A lui Juric chiede di illuminare la manovra, di alzare la qualità, per servire di più e meglio gli attaccanti. E poi convincere a San Siro potrebbe dargli una bella spinta per una convocazione in Nazionale all’Europeo. I giochi sono aperti, la volatona sta per cominciare. Al Toro è chiesto un cambio di passo, con un Ricci in più potrà essere tutta un’altra musica.