Nel 2017 spinse l’Italia fuori dal Mondiale Lo svenimento in tv
La storia sportiva di Julen Lopetegui è la classica sequenza di alti e bassi, fino ad arrivare a oggi: Lopetegui vuol dimostrare di essere sostanzialmente un allenatore vincente e di saperlo diventare in un top club. La prima esperienza (e il primo esonero) è al Rayo Vallecano dove aveva chiuso la carriera da portiere; poi un nuovo ritorno: tecnico del Castilla, la seconda squadra del Real, dove Julen era stato canterano con una presenza tra i grandi e tre gol subiti dall’Atletico Madrid. L’ottimo lavoro con i giovani, abilità che il Milan apprezza particolarmente, gli apre le porte dalla nazionale: con le giovanili della Roja Julen vince l’Europeo Under 19 e quello Under 21 con il successo finale per 4-2 sull’Italia di Devis Mangia. Per gli azzurri gol di Immobile e Borini, per la Spagna tripletta di Thiago Alcantara e Isco. Due dei talenti su cui Lopetegui aveva investito: De Gea, Morata e Koke solo alcuni degli altri. Tutti meriti che nell’estate del 2016 gli valgono la promozione in nazionale maggiore (dopo un’esperienza di due anni al Porto, un secondo posto e un esonero da terzo in classifica): conquista il Mondiale russo del 2018 con 16 vittorie e 4 pareggi. Lo ricorda bene l’Italia di Ventura battuta 3 a 0 nelle qualificazioni e poi costretta all’infelice playoff con la Svezia.
Annuncio La Spagna di Lopetegui potrebbe arrivare da favorita alla vittoria della Coppa del Mondo, ma non ci arriva propria: Julen licenziato tre giorni prima del debutto. Il Real lo annuncia come prossimo allenatore e la scelta di tempo, non proprio astuta, gli costa il posto da c.t. per volontà del presidente federale Luis Rubiales. Quel Luis Rubiales: dimissionario dopo il bacio rubato a Jenni Hermoso, stella della nazionale spagnola che aveva vinto il Mondiale femminile e poi arrestato per corruzione. A proposito, la Spagna di Hierro, sostituto di Lopetegui, esce agli ottavi. Ventiquattro ore dopo la fine della storia con la nazionale Julen arriva a Madrid e si presenta commosso: «Ieri è stato il giorno più brutto della mia, oggi il più bello». E’ l’estate del 2018; il Real aveva appena ceduto Ronaldo alla Juve. Dopo quattro mesi il giorno più bello è un ricordo: esonerato dopo la manita subita del Barca.
Carattere In Spagna c’è chi investe ancora su di lui e passa all’incasso: Monchi, ex d.s. Roma, lo ingaggia al Siviglia dove Lopetegui alzerà l’Europa League e condurrà la squadra al record di punti. L’esonero per il motivo opposto: 4 punti nelle prime sette gare della quarta stagione in panchina. Infine la salvezza al Wolverhampton e il contratto risolto per incomprensioni col club. Piace per la sua capacità di lanciare i giovani e rilanciare i giocatori in difficoltà, sempre attraverso il gioco. Il carattere è il grande interrogativo: il padre era un noto lanciatore di pietre, sport nazionale nei Paesi Baschi, Julen sembra molto più fragile. Alla prima apparizione tv come opinionista svenne per l’emozione. Nei grandi club ha pagato anche questo: troppe pressioni.