FISCHIA CHE MOTTA!
Paradiso Bologna «Fatta la storia Ci meritiamo tutto» L’allenatore degli emiliani euforico: «Io questi ragazzi li amo dal profondo del mio cuore, li sento come miei figli». E i tifosi rossoblù festeggiano al ritorno a Casteldebole
Thiago Merlino ha costruito una «Escape Room»: se incontri il Bologna, sai quando entri ma non sai come ne esci. O se ne esci. Bologna terzo in classifica, in attesa della Juve che gioca oggi e che arriverà lunedì prossimo al Dall’Ara. «Il nostro obiettivo è batterla. Quanto al terzo posto, beh, è secondario…» sfuma Thiago. Intanto, se la Roma stasera non vincerà a Bergamo sarà aritmetica Champions League. «Abbiamo già fatto la storia e vogliamo continuare a farla» continua Motta. «Se tiferò Gasperini? Tifo per vedere una bellissima partita. Noi siamo venuti qui per fare una grande partita e l’abbiamo fatta. Siamo dove siamo meritatamente. La Champions? Non mi piace fare i conti ma ce la meritiamo».
Figli miei Dopo aver vinto a Roma (casa-Lazio e casa-De Rossi) e a Bergamo, Thiago sbanca-Napoli e spacca il Napoli coi gol di chi – Ndoye e Posch – di gol in Serie A non ne aveva ancora realizzato uno. L’intuizione di Thiago Merlino. «Non so nemmeno cosa dire… - racconta Thiago -: non sono io che ho azzeccato le mosse ma semplicemente ho agito per quel che ho visto in settimana: io questi ragazzi li amo dal profondo del mio cuore, li sento come miei figli. Sono ambiziosi, professionisti, responsabili. Ho tre figlie, a casa, ma a Bologna ogni mattina mi sveglio e penso a come far lavorare al meglio i giocatori che ho. Se mi dispiacerà lasciarli in caso di addio? Quando incontrerò Saputo?». Pausa. Sorriso. «Quando da parte mia – riprende Thiago - ci saranno novità sul mio futuro le saprete». Punto e Champions quasi fatta. «Il Bologna si trova qui per il lavoro fatto da parte di tutti, dal presidente ai ragazzi che vanno in campo a quelli che stanno dietro – continua Motta -. E un grazie anche ai tifosi: sempre in tanti e sempre con noi». Lo staff di Thiago, a fine gara, si è messo in mezzo al campo: tutti commossi. «Più che parlare di Champions – riprende sobriamente Thiago - è vedere la felicità di oggi e di tutti, metto tutta l’energia per godere di questo momento anche per applaudire i miei ragazzi. La mia felicità è vedere giocare i ragazzi così…».
Tripudio a Casteldebole Ieri sera, moltissimi tifosi sono andati sia all’aeroporto sia a Casteldebole: quando il Bologna rientra da trasferte trionfanti è un rito che si ripete. Grandi applausi ci saranno anche per Federico Ravaglia, bolognese doc che ha parato il secondo rigore stagionale dopo quello a Lautaro in Coppa Italia. «Fede meritava di giocare – chiosa Thiago -. Quando ho lasciato fuori Skorupski in una gara in cui credeva di giocare per un mese non mi ha guardato in faccia: ecco, dopo non ha sbagliato un allenamento, Lukasz è l’esempio del giocatore che io voglio dalla mia parte». E intanto Federico Ravaglia gode: «Siamo un gruppo fantastico – dice il portiere -. Ora aspettiamo a festeggiare, domani (oggi, ndr) ci vedremo a guardare la partita tutti abbracciati». Come sempre in questi mesi.
Merita di giocare, abbiamo due grandi portieri. A farmi vedere le cose sono i giocatori...
Su Ravaglia
Portiere Bologna
Quando incontrerò il presidente? Al momento giusto saprete tutto sul mio futuro
Su Saputo Pres. Bologna
Questi ragazzi li sento davvero come miei figli. Sono ambiziosi, competenti, responsabili
Metto tutta l’energia per godere di questo momento. La mia felicità è vederli giocare così
Thiago Motta