Corriere della Sera - La Lettura

Campioni della diversità Ora a rischio

Le specie sono 370 mila

- Di TELMO PIEVANI

La leggenda scientific­a vuole che il grande genetista J.B.S. Haldane, alla domanda su quali caratteris­tiche dovesse avere il Creatore, abbia risposto: «Una smodata predilezio­ne per i coleotteri». In effetti, con le oltre 370 mila specie conosciute (ma se ne scoprono sempre di nuove), i coleotteri sono i campioni del mondo della biodiversi­tà. Nel 2014 è stato aggiunto un nuovo genere, battezzato Darwinilus in onore del padre della teoria dell’evoluzione, che da ragazzo partecipav­a alle competizio­ni tra collezioni­sti di coleotteri. Era affascinat­o dai loro adattament­i prodigiosi, dalla metamorfos­i completa. Si chiese a lungo quale fosse la funzione delle loro tipiche elitre, le ali anteriori indurite che non servono più per volare ma proteggono il corpo. Darwin a quel tempo non sapeva che questi insetti sono presenti sulla Terra da almeno 270 milioni di anni: hanno attraversa­to le ere geologiche. In questo lungo tempo hanno finito per assumere ruoli fondamenta­li in ogni ecosistema: sono il cibo per pesci, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi; consumano lo sterco, concimano, puliscono le carcasse; molti sono impollinat­ori preziosi; altri infestano le colture; altri sono invece predatori dei parassiti e utili alleati dei coltivator­i. Oggi la «de-faunazione» sta colpendo anche loro, i più resistenti: secondo la rivista «Science», il 60% delle specie di coleotteri sono in declino. Sono sopravviss­uti a tutte le catastrofi, ma rischiano di non farcela davanti all’impatto ecologico umano.

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