Corriere della Sera - La Lettura
Rotta di collisione con il buio
In silenzio il tempo divora la materia in brevi attimi, frantumando la comprensione del destino. Tutto si decompone e si dissolve in un abisso senza fine o futuro. Non resta che assistere alla lacerazione dell’inquieto presente come suggerisce Giovanni Catelli (Cremona, 1965) nella silloge Il vizio del vuoto (Marco Saya, pp. 46, € 8). Tra macerie, polvere e tramonti l’autore tratteggia i gesti umani di ogni giorno al vaglio del respiro delle cose. Quasi senza voce, nella nebbia osserva la dispersione dei ricordi che si sfaldano in cenere del pensiero. In attesa dell’inevitabile distacco, la collisione con l’eterno buio.