Corriere della Sera - La Lettura

Colleziona (undici) Rembrandt e li espone al Louvre

- Di MARCO BRUNA

La prima volta che vide un Rembrandt, l’imprendito­re americano Thomas Kaplan (1962, nella foto sotto) aveva sei anni. Fu al Metropolit­an Museum di New York, dove la madre lo portava ad ammirare alcuni dei più grandi capolavori dell’arte. Oggi, di Rembrandt, Kaplan ne possiede 11: la collezione privata più grande del mondo. Una passione nata nel 2002 dopo un incontro con Sir Norman Rosenthal, storico dell’arte britannico, che gli suggerì di considerar­e seriamente il business del collezioni­smo. Kaplan, presidente di Electrum Group, azienda attiva nello sfruttamen­to di risorse naturali, cominciò da quel giorno a costruire insieme alla moglie, Dafna Recanati, la sua Leiden Collection, che oggi conta più di 250 opere: comprende, oltre ai Rembrandt e altri esemplari, tele di Jan Steen, Jan Lievens, Frans van Mieris, Gerrit Dou e persino un Vermeer. Kaplan non ha mai dichiarato il valore di queste opere, ma alcune delle sue tele più preziose sono state recentemen­te assicurate per oltre 500 milioni di dollari. Parte della Leiden Collection — il nome deriva dalla città natale di Rembrandt — è esposta al Louvre fino al 22 maggio in occasione della mostra Masterpiec­es of the Leiden Collection: The Age of Rembrandt. Un altro record: Kaplan è il primo collezioni­sta straniero ad avere un’esposizion­e nel museo parigino.

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