Corriere della Sera - La Lettura
Lo spettacolo è proprio il teatro vuoto Il rigoroso silenzio di Sugimoto
Ci troviamo davanti a una delle stampe fotografiche di grande formato in bianco e nero di Hiroshi Sugimoto (Tokyo, 1948). Il soggetto ricorrente è l’interno di un teatro e l’ambiente rappresentato è privo di figure umane: l’inquadratura ci restituisce un rigore formale dalla composizione ineccepibile, il silenzio diventa solido, il tempo è sospeso. Guardiamo dal di fuori ma potremmo essere fisicamente dentro quest’immagine. Siamo parte del momento in cui è stata scattata e parte del presente mentre lo riviviamo. La personale Le notti bianche, a cura di Filippo Maggia e Irene Calderoni (fino al primo ottobre, www.fsrr.org) presenta in anteprima una serie di venti opere dedicata ai teatri storici italiani (sotto: il Teatro dei Rozzi di Siena), è un percorso che amplia la ricerca Theaters con le foto di schermi cinematografici abbaglianti che restituiscono tutte le immagini del film nello stesso momento, un tempo dilatato racchiuso in unico scatto. Uno studio privato del rapporto tra tempo e spazio. ( andrea fanti)