Corriere della Sera - La Lettura
Il pittore senza pennelli con scanner e photoshop
L’immagine nella sua essenza più moderna, catturata con apparecchiature digitali, scanner, computer e rielaborata con programmi come Photoshop. E poi quella stessa immagine restituita, attraverso una stampa a getto di inchiostro, su tele, tessuti o altri materiali simili. È come una pittura ma senza tavolozze e pennelli quella di Wade Guyton (1972), artista oggi tra i più importanti nel panorama internazionale. Le sue opere mirano a rappresentare i conflitti dell’espressione digitale e mostrano quindi come la perfezione del prodotto ultratecnologico possa essere stravolta ricorrendo agli strumenti tradizionali delle arti visive. Fino al prossimo 11 settembre il Museo Madre di Napoli riserva un intero piano (il terzo) al quarantacinquenne artista originario dell’Indiana per la sua personale intitolata Siamo arrivati (www.madrenapoli.it), che raccoglie lavori originali realizzati da Guyton e dal suo team (sotto: Untitled, 2017) durante un lungo soggiorno a Napoli. ( fulvio bufi)