Corriere della Sera - La Lettura
Spaventarsi per bene: un editore da paura
La paura fa bene. Permette di conoscere da vicino il male, costringe ad affrontarlo, a volte a vincerlo. Lascia scoprire i lati oscuri dell’uomo, ma anche risorse e armi (impensabili) per superarli. Ha a che fare con il coraggio. Viva la paura e le sue tremendissime sorelle: l’angoscia, l’inquietudine, l’ansia. Sulla base di questo principio è nata una nuova casa editrice dedicata a ragazzi impavidi e appassionati di thriller, noir e mistero. Si chiama Pelledoca, è di Milano e ha deciso di cominciare in grande. Con un testo d’autore: il racconto I topi di Dino Buzzati. Testi e immagini per un marchio appena nato che ha scelto di far rabbrividire i suoi lettori. I giovani, ma anche gli adulti. I topi di Buzzati, per esempio, (libro a fisarmonica,
€ 12), con le illustrazioni di Lorenzo Conti, è consigliato per appassionati del genere compresi tra i 9e i 99 anni. La storia, originariamente inserita nella raccolta Il crollo della Baliverna
(1954, Mondadori) ha a che fare con la famiglia Corio e la sua vecchia villa di campagna, abitata da nuovi orribili inquilini. Toni horror da un maestro del Novecento. Disegni cupi, belli e inquietanti. Poi ci sono le novità: #NellaRete di Georgia Manzi (pp. 144, € 15, dai 9 anni), tra cyber avventure e minacce globali. E Non
chiudere gli occhi di Francesco Formaggi (pp. 208, € 16, dai 12 anni), indagine su un bambino scomparso. Tre «prime» cui si aggiungerà tra gli altri, a settembre, Blu. Un’altra storia di Barbablù di Beatrice Masini. Pelledoca è nata da quattro amici, Andrea Camerana, Susanna Busnelli, Lodovica Cima, Luca Panzeri. Sostenitori del potere benefico delle fiabe, anche quando sono mostruose. Convinti che la paura — quando gestita, conosciuta attraverso la letteratura, commentata con gli adulti — sia un’ottima compagna per crescere.