Corriere della Sera - La Lettura
Una storia militante dagli operai ai No Tav
Nell’antologica che il Maxxi di Roma dedica alla mia ricerca sono esposti costumi, maschere, striscioni, disegni satirici e fumetti, frutto della mia militanza artistico-politica dell’ultimo mezzo secolo. Dalle grandi lotte proletarie, innescate dalla ribellione studentesca del 1968 a oggi la situazione politica, italiana e mondiale, è profondamente cambiata. Il sistema capitalistico si è ristrutturato abbandonando il modello fordista, dando avvio alla globalizzazione e pianificando un nuovo modello di società nel quale le caratteristiche salienti possono essere considerate la svalorizzazione e precarizzazione della forza lavoro da una parte e, dall’altra, lo sviluppo di un consumismo pervasivo.
In questi rivolgimenti sociali, le lotte e i conflitti politici da parte delle «moltitudini» non sono mai cessati. Questo «antagonismo» che negli anni Settanta era soprattutto della classe operaia, ora esprime l’opposizione del cittadino. Come cittadinoartista, ho partecipato a questo cambiamento mettendomi, di fase in fase, in sintonia con i nuovi soggetti in lotta, dal movimento femminista a quello ecologico, fino a quello altermondialista e per i beni comuni.
La tematica politico-sociale alla quale mi sembra di aver dedicato più energie è quella della lotta ambientalista, a partire dalle grandi mobilitazioni contro il nucleare negli anni Ottanta. Organizzammo anche una mostra a Torino, Nucleare? No Arte, cui parteciparono tra gli altri Mario Merz e Luigi Mainolfi. Ricordo la performance di teatro-politico tribale Stop Pollution, con gli indiani della Riserva di Akwesasne, al confine tra Usa e Canada. Più di recente, la condivisione delle battaglie del movimento No Tav. Tutte queste esperienze di arte militante si sono fondate su un costante intreccio di teoria e prassi, a partire dai pionieri come Gregory Bateson e Ivan Illich alla odierna ecosofia ed etica ambientale. Per me alcune posizioni di pensiero sono state più importanti di altre: ad esempio le intuizioni anticipatorie di Deleuze e Guattari sulle tre ecologie: quella naturalistica, quella sociale e quella mentale.