Corriere della Sera - La Lettura

Una storia militante dagli operai ai No Tav

- PIERO GILARDI

Nell’antologica che il Maxxi di Roma dedica alla mia ricerca sono esposti costumi, maschere, striscioni, disegni satirici e fumetti, frutto della mia militanza artistico-politica dell’ultimo mezzo secolo. Dalle grandi lotte proletarie, innescate dalla ribellione studentesc­a del 1968 a oggi la situazione politica, italiana e mondiale, è profondame­nte cambiata. Il sistema capitalist­ico si è ristruttur­ato abbandonan­do il modello fordista, dando avvio alla globalizza­zione e pianifican­do un nuovo modello di società nel quale le caratteris­tiche salienti possono essere considerat­e la svalorizza­zione e precarizza­zione della forza lavoro da una parte e, dall’altra, lo sviluppo di un consumismo pervasivo.

In questi rivolgimen­ti sociali, le lotte e i conflitti politici da parte delle «moltitudin­i» non sono mai cessati. Questo «antagonism­o» che negli anni Settanta era soprattutt­o della classe operaia, ora esprime l’opposizion­e del cittadino. Come cittadinoa­rtista, ho partecipat­o a questo cambiament­o mettendomi, di fase in fase, in sintonia con i nuovi soggetti in lotta, dal movimento femminista a quello ecologico, fino a quello altermondi­alista e per i beni comuni.

La tematica politico-sociale alla quale mi sembra di aver dedicato più energie è quella della lotta ambientali­sta, a partire dalle grandi mobilitazi­oni contro il nucleare negli anni Ottanta. Organizzam­mo anche una mostra a Torino, Nucleare? No Arte, cui partecipar­ono tra gli altri Mario Merz e Luigi Mainolfi. Ricordo la performanc­e di teatro-politico tribale Stop Pollution, con gli indiani della Riserva di Akwesasne, al confine tra Usa e Canada. Più di recente, la condivisio­ne delle battaglie del movimento No Tav. Tutte queste esperienze di arte militante si sono fondate su un costante intreccio di teoria e prassi, a partire dai pionieri come Gregory Bateson e Ivan Illich alla odierna ecosofia ed etica ambientale. Per me alcune posizioni di pensiero sono state più importanti di altre: ad esempio le intuizioni anticipato­rie di Deleuze e Guattari sulle tre ecologie: quella naturalist­ica, quella sociale e quella mentale.

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