Corriere della Sera - La Lettura
Le cose brutte succedono Parole e disegni per dirle
«Storie che si prendono cura di te», dove quel «te» sono i bambini. La frase è riportata sul libro Nic e la nonna che inaugura, con altri due titoli, la collana «Collilunghi» di Librì Progetti Educativi. «L’idea — spiega Maria Cristina Zannoner, psicopedagogista e responsabile della casa editrice — è di storie che siano di supporto e di aiuto; li chiamiamo “libri amici”, oggetti che diventano compagni di viaggio dei bambini». Adatti in ogni momento, ma pensati soprattutto per occasioni, situazioni particolari e momenti difficili.
«Era sicuro che non si sarebbero separati mai. Purtroppo non andò così»: è un’altra frase presente sulla copertina del volume. Aiuta a capire quale è il tema del libro: la scomparsa di una persona. Nic è un topolino timidissimo, senza amici, molto attaccato alla nonna con la quale ha un rapporto bellissimo e speciale: lei lo sostiene, gli dà forza e fiducia, gli è amica. Purtroppo è anche molto anziana, quello che accade a pagina 14 è imprevisto e inevitabile: l’anziana topina si addormentò e «semplicemente non si svegliò più».
«A questo punto — spiega la psicopedagogista Zannoner — il piccolo protagonista passa attraverso le tipiche fasi del lutto: prima la rabbia, poi i ricordi e grazie a quelli arriva il pianto; dopo il topino è pronto, qualcosa della persona cara è entrato a far parte di lui. Porterà la nonna dentro di sé, per sempre». Questo a parole, nei fatti — ovvero nel racconto — ciò accade attraverso un testamento misterioso e un dono in apparenza banale che invece dà il via a una storia avventurosa e piena di sorprese dove faremo la conoscenza di uno scarabeo salterino, una talpa tremendosa e altri nuovi amici di Nic.
Il disegno è classico, lo sviluppo della storia lineare: non occorrono premure o indicazioni per usare un libro che affronta questi temi: «Si presta a una fruizione diret- ta da parte dei bambini, ma anche adatto alla lettura ad alta voce di un adulto, un genitore, un nonno o un insegnante; lettura da arricchire con l’aggiunta di esperienze personali». Parola e illustrazione sono un’accoppiata con grande forza emozionale e potere evocativo.
Una storia dentro la storia, che sembra fatta apposta per ricordarci che le cose brutte accadono, riguarda lo scrittore e illustratore Roberto Luciani, prematuramente scomparso a 57 anni, dopo aver completato questo lavoro, che ha condiviso il progetto della casa editrice e le sue finalità educative. Finalità che nel caso della collana «Collilunghi», curata da Francesco Fagnani, sono anche quelle di fornire strumenti e consigli pratici a bambini su come affrontare le difficoltà della vita: oltre al lutto, la pedofilia (in Mimì fiore di cactus) e le paure (con Bill Acchiappapaura). «Il nome viene dall’idea di allungare il collo per guardare lontano, andare oltre gli ostacoli e le difficoltà» spiega Zannoner che ha un’esperienza di oltre 30 anni nei settori dell’educazione e dell’editoria, ha lavorato con l’editrice Fatatrac e poi ha creato Giunti Progetti Educativi di cui Librì è una costola autonoma.
Per l’autunno è in arrivo Dopo la tempesta libro che affronta il fenomeno del terrorismo: una bimba sente forti scoppi ma quando chiede spiegazioni gli adulti le dicono di non pensarci. «Davanti a fatti gravi dire a un bambino che non è successo nulla lo fa sentire più solo. Bisogna, invece, avere rispetto per ciò che sente». Proprio questo fa un libro «che si prende cura di te».