Corriere della Sera - La Lettura
Il laboratorio sulla riva per i colori di Kandinskij
Vasilij Kandinskij soggiornò a Rapallo dal dicembre del 1905 all’aprile del 1906 con la sua compagna Gabriele Münter. Dipinse vedute della baia, del porticciolo, delle barche con grande attenzione all’acqua. Oggi le opere come Portofino visto da Rapallo (sopra: 1906, olio su tela) ci catturano con due diverse fascinazioni. La prima è artistica perché nelle tele di Kandinskij, nelle rapide pennellate, nelle piccole tessere luminose a spatola c’è — rilevano i critici — il presagio dei suoi paesaggi del periodo di Murnau, esperimenti armonici fra colore, luce e suono. La seconda è l’invito a cercare nella Rapallo e nella Portofino di oggi quella che catturò il pennello dell’artista russo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare e alle abominevoli pratiche edilizie della «rapallizzazione», quella Rapallo, per chi la vuole cercare, si offre ancora alla vista. A sprazzi, in ore poco affollate e praticando uno sforzo di astrazione. E se si scruta dal lungomare il promontorio di Portofino cielo, mare, scogli brillano sotto la luce della riviera. (erika dellacasa)