Corriere della Sera - La Lettura
Nuova scuola per artisti e scrittori alla ricerca di un altro realismo
Le acque cristalline dello stretto di Sicilia, gli scogli, il promontorio a picco sul mare, ma soprattutto la vita quotidiana dei pescatori, in barca nella tradizionale «caccia» al pescespada o durante i momenti di riposo. Scilla è la cittadina calabrese che attorno agli anni Cinquanta ispirò Renato Guttuso (1911-1987), fondatore di una nuova scuola con altri artisti e scrittori. Sulle tele non solo paesaggi mediterranei o la rupe di mitologica memoria; Guttuso si dedicò alla rappresentazione realistica e socialmente impegnata della vita delle persone comuni come pescatori, contadini, operai (sotto: Bambini che giocano sugli scogli, 1950, olio su tela). Oggi, a distanza di oltre sessant’anni, con il suo castello dei Ruffo e il borgo storico che continuano a dominare il promontorio, le case sulla spiaggia di Chianalea, il mare limpido e le calette silenziose, Scilla è meta turistica, soprattutto in estate, quando si anima per sagre e feste come quella del patrono San Rocco che si celebra ogni agosto. (silvia perfetti)