Corriere della Sera - La Lettura
Affacciati alla finestra, piccolo C’è un bimbo nell’altra casa
Dalla finestra si vedono molte cose. Duemilaottocentonove automobili ogni ora sulla strada grande («è un’arteria importante», dice il papà) e 1.412 su quella piccola. Il pullman delle 7.13 che sembra un bruco che striscia. Un ragazzo e una ragazza che ogni giorno alle quattro e mezzo si siedono sulla stessa panchina a leggere un libro. Ma forse non lo leggono davvero perché da giorni la copertina di entrambi è all’incontrario. Insomma, La finestra (VerbaVolant, pp. 64, € 15) è un posto perfetto per conoscere il mondo. Ma per capirlo veramente, il mondo, al bimbo che lo osserva dietro i vetri servirà un filo, steso tra la sua finestra e quella di fronte. Dove un altro bimbo sorride e immagina con lui sciabole spaziali e generatori di stelle. Quello spago tra le due finestre è l’empatia; ce lo racconta con dolcezza questo libro alto e stretto come il palazzo da cui il protagonista guarda il mondo. Le parole sono di Lorenzo Naia — la Tata maschio, per chi segue il suo blog. Le illustrazioni di Roberta Rossetti.