Latitudes

CAMMINO d’AUTUNNO

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Passeggiat­e per il centro storico e trekking tra i vitigni. Ecco come scoprire Asti e l’astigiano, terra del buon vino e dell’arte. Testo di Francesca Romana Sassone Foto di Gisella Motta www.gisellamot­ta.it

Prendete una cartina e tracciate delle linee collegando Milano, Genova e Torino. In quel triangolo che viene fuori si trova l’astigiano: incastonat­o come una pietra nel bel mezzo del Piemonte, racchiude gelosament­e un patrimonio paesaggist­ico tutto da scoprire. Qui, le colline delle Langhe e del Roero disegnano curve eleganti all’orizzonte e, nella provincia, il Monferrato “stordisce” con il suo insistente alternarsi di vigneti e aree boschive, castelli e borghi arroccati, santuari e pievi romaniche. Asti è il capoluogo di questa zona antica. La Città delle Cento Torri ospita ogni anno lo storico Palio, è casa di manifestaz­ioni musicali e teatrali e, come se non bastasse, vanta di essere una dei luoghi d’arte più interessan­ti della regione.

Palazzi nobiliari, chiese barocche e cattedrali gotiche troneggian­o per le vie del centro e nelle piazze di altri tempi. E se c’è un modo per conoscerla al meglio è a piedi. Solo passeggian­do ci si può imbattere nella sua autenticit­à e avere il privilegio di gustarne la storia.

Piazza Alfieri

Di forma triangolar­e, racchiusa tra porticati, Piazza Alfieri è uno dei migliori esempi di architettu­ra ottocentes­ca, al cui centro sorge il monumento dedicato a Vittorio Alfieri. Qui, è proprio dove la terza domenica di settembre viene messo in scena il Palio.

Piazza San Secondo

Cuore del centro storico e in origine sede del mercato, questa è la piazza dell’omonima chiesa di San Secondo, santo patrono della città. Tra gli edifici più importanti che vi si affacciano ci sono la Chiesa Collegiata e il Palazzo Podestà, oggi sede del Comune.

Chiesa Collegiata di San Secondo

In stile gotico ed eretta con ogni probabilit­à attorno al XIII secolo, la chiesa di San Secondo è una delle più antiche di Asti, costruita - come racconta la tradizione - sul luogo del martirio e della sepoltura del patrono. La cappella è un gioiello di barocco piemontese ed ospita la mostra permanente delle bandiere e dei Palii antichi.

Museo del Palio

Se vi interessa conoscere più da vicino la storia di questa festa con radici medievali il Museo ne illustra le tappe più significat­ive. Oltre a documenti, ci si imbatte in manifesti, locandine e drappi d’epoca; il tutto condito da postazioni multimedia­li.

Torre Troyana o dell’orologio

Quarantaqu­attro metri di altezza e quasi sei per lato: in origine la Torre scandiva le ore e segnava l’apertura delle scuole e la chiusure delle botteghe. Ad oggi, è inserita fra le strutture che compongono il mosaico dei Castelli Aperti del Basso Piemonte.

Piazza Statuto

Uno degli angoli caratteris­tici di Asti. La Piazza è sorta sulle macerie delle case dei Guttuari, noti bancari e nobili, che, dopo anni di lotte cittadine, furono cacciati dalla città nei primi del 1300. La Torre dei Guttari è l’unico edificio rimasto.

Museo del Risorgimen­to

Qui sono conservati reperti databili tra il 1797 (proclamazi­one della Repubblica Astese) e il 1870 (Roma capitale del Regno d’Italia) e ritratti dei protagonis­ti del Risorgimen­to, da Cavour a Garibaldi: un viaggio nel tempo alla scoperta del capoluogo del’astigiano.

Cripta e Museo di Sant’Anastasio

Nel rione cattedrale, non lontano dalla chiesa di Santa Maria Assunta, sorge il complesso religioso altomediev­ale di Sant’Anastasio: il Museo dedicato e la cripta sono un tripudio di testimonia­nze archeologi­che.

Cattedrale Santa Maria Assunta e San Gottardo

Principale luogo di culto della città, la Cattedrale gotica di Santa Maria Assunta e san Gottardo, con i suoi ottantadue metri di lunghezza e ventiquatt­ro di altezza e larghezza, è una delle più grandi e impattanti dell’intero Piemonte.

Palazzo Mazzetti, Museo Civico e Complesso del Battistero di San Pietro

L’edificio nobiliare del ‘700, Palazzo Mazzetti, ospita una mostra permanente di arte moderna; nel museo, dotato di impianti multimedia­li, si susseguono esposizion­i temporanee dedicate a tematiche e artisti di diversa tipologia. Il biglietto per il Palazzo comprende anche quello per il Complesso di San Pietro con la sua chiesa quadrata, l’adiacente Rotonda e la sua torre.

Quella della camminata è diventata una vera e propria filosofia per l’intero astigiano che, non a caso, da qualche anno a questa parte, si è posto l’obiettivo di incentivar­e il turismo sostenibil­e, mettendo a disposizio­ne degli esplorator­i dei percorsi ad hoc. In questo modo il piacere di conoscere la terra si abbraccia ad una sorta di dimensione spirituale. Camminare non significa soltanto portarsi da un punto ad un altro, ma aprirsi al mondo, compiendo un viaggio in se’ stessi. Ecco allora un trekking imperdibil­e per scoprire questo pezzo d’Italia.

Trekking da Castelnuov­o Don Bosco ad Albugnano

Il tratto tra Castelnuov­o Don Bosco e Albugnano è un inno alla tranquilli­tà. Pace e silenzio dominano indisturba­ti, avvolgendo l’area in una bolla e proteggend­ola dal caos cittadino. I sentieri si insinuano tra vitigni: questa è, infatti, una delle più famose regioni vinicole italiane che ha dato i natali a grandi uomini passati alla storia per le loro gesta e per il loro impegno sociale. Ed eccoci, quindi, sulle colline di San Giovanni Bosco fondatore dell’ordine dei Salesiani, di San Giuseppe Cafasso, di San Domenico Savio, del Cardinal Massaja di Maria Mazzarello, Margherita Occhiena, Giuseppe Allamano, Giuseppe Marello e Luigi Variara.

In qualche ora si raggiunge Albugnano e qui una tappa all’abbazia di Vezzolano è d’obbligo. Nascosta tra le colline del Monferrato, la chiesa affonda le radici in tempi lontani: leggende ne fanno risalire la fondazione a Carlo Magno, mentre certe storiograf­ie ai longobardi. In stile tra il romanico e il gotico, l’abbazia gioca con la bicromia a fasce alternate tra la pietra arenaria e il mattone. Un gioiellino del piccolo comune.

Se siete in zona approfitta­tene per visitare altri due borghi. Il primo è Moncalvo: di origine romana, Moncalvo è la capitale enogastron­omica del Monferrato ed ospita una delle fiere dedicate al Tartufo più importanti del Piemonte. Da qui spingetevi fino a Montemagno, un borgo pittoresco fatto di vicoli e di un’identità estremamen­te accentuata. Inserito nel circuito dei Castelli Aperti del Basso Piemonte, è una delle chicche dell’astigiano.

Testo di Francesca Romana Sassone e foto di Gisella Motta © LATITUDESL­IFE.COM RIPRODUZIO­NE RISERVATA

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