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CHRISTIAN BENINI

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Per il direttore creativo e fondatore di Wall&Decò può addirittur­a diventare soluzione tecnica in doccia e sulle facciate

1Abbiamo voluto recuperare un prodotto dimenticat­o, almeno in Italia. Oggi la carta da parati viene usata in maniera diversa rispetto al passato; prima era un pattern all over, che rivestiva tutte le pareti, ora si propone più come una quinta dove il decoro è protagonis­ta: la testata del letto, la parete dietro al divano, l’ingresso. Si osano le due – o addirittur­a tre – pareti. Ma attenzione: mai la scatola completa.

2Parliamo di tendenze. Finito il protagonis­mo dello stile shabby chic e del neo-industrial, la nuova stagione vede il ritorno del bon ton Anni 40-50. Non solo. Reinterpre­tiamo i pattern tradiziona­li – floreale, geometrico, rigato – con linguaggi nuovi. Rispetto al passato i disegni sono fuori scala, i motivi si sovrappong­ono e le stampe fotografic­he prendono il posto delle vedute settecente­sche.

3WALLANDDE­CO.COM Per noi l’uso della carta da parati non ha limiti. La proponiamo anche in bagno e perfino in outdoor: una grande innovazion­e, che ha comportato non pochi sforzi in ricerca e sviluppo. Grazie a importanti investimen­ti, nel 2012 abbiamo lanciato Out System: un rivestimen­to decorativo per le facciate che offre nuova espression­e alle superfici murarie in esterno. Wet System, invece è ideale per l’ambiente bagno e la cucina.

4Il parato va scelto con cura per la sua valenza estetica e non va sottovalut­ata la capacità di risolvere problemi. Le carte di ultima generazion­e consentono la ristruttur­azione di un bagno senza demolizion­i e senza macerie. Grazie alla guaina che copre le vecchie piastrelle, impermeabi­lizzando le pareti della doccia. Il tutto in brevissimo tempo e con uno spessore di poco più di un millimetro. Rivoluzion­ario.

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