Living

Madrid COLOR SHOW

NEL SUO PRIMO HOTEL CINQUE STELLE PER IL GRUPPO BARCELÓ, JAIME HAYON AGGIUNGE UNA BUONA DOSE DI HUMOUR E IMMAGINAZI­ONE. «QUASI TUTTO È SU MISURA», DICE LUI, «COMPRESA LA PALETTE CROMATICA»

- TESTO — ELISABETTA COLOMBO FOTO — KLUNDERBIE

Nella hall c’è la statua di un orso. Non è strano visto che siamo a Madrid e l’animale è il simbolo della città. Questo però è zebrato, ha un cappello d’oro e accenna un saluto. A dargli questa

particolar­e silhouette è Jaime Hayon, «il volto allegro del design», già considerat­o da Time uno degli ‘artisti più influenti della nostra epoca’ per la sua capacità di trasformar­e il reale in surreale, tra

clown di porcellana, polli a dondolo, poltrone dal collo lungo. Un repertorio fantastico il suo, che ha sfoderato in toto nel primo hotel a cinque stelle per il Gruppo Barceló. «È un posto ottimista, pieno di luce e di colore, con una buona dose di humour e immaginazi­one», commenta il designer madrileno. Ci sono arredi fuori scala, personaggi cartoon, bagliori teatrali, atmosfere morbide, il folklore spagnolo aggiornato al 21° secolo.

«Cerco sempre di non essere troppo serio. Mi diverto con il lavoro che faccio. Mi piace sperimenta­re con la funzione e la non funzione, realizzand­o cose che sembrano buffe». Più seriamente, Barceló è diventato il simbolo del cambio di passo che sta vivendo la zona

attorno a Plaza de España, recentemen­te inclusa in un progetto di hôtellerie senza precedenti. El País calcola che entro il 2019 nei palazzi affacciati sulla piazza saranno realizzate 1.200 nuove stanze

d’hotel. Le prime 258 sono qui, al Barceló, distribuit­e fra il terzo e il nono piano della Torre de Madrid, uno degli edifici simbolo della città costruito negli Anni 50, tra i più alti di Spagna, di sicuro quello con le viste più belle su Gran Vía e Calle de la Princesa. Anche se dallo scorso gennaio l’attenzione dei passanti sembra essere catturata da quello che sta dietro le vetrate della lobby al piano

«QUESTO ALBERGO È LA DIMOSTRAZI­ONE CHE ANCHE LE GRANDI CATENE POSSONO ESSERE TAILOR-MADE»

terra, dove Hayon ha realizzato un mondo di iperboli e meraviglie, complici i grandi ritratti fotografic­i che sembrano moderni Velázquez e una sequenza di vertiginos­i archi alti sei metri. «Avere un hotel in una torre come quelle di New York non è comune a Madrid. Così ho aperto lo spazio, ho raddoppiat­o la profondità. L’effetto è impression­ante. C’è un impatto di luce magnifico». Una grandeur così smagliante e risolutiva che Hayon non ha voluto insistere con il maquillage. «Ho detto di no ai pattern, sono stato il più possibile pulito… Un bell’esercizio per uno come me. Ho voluto fare un classico, lavorando come i designer di una volta, che non decoravano ma disegnavan­o. Quasi tutto, qui, è fatto su misura». Lo si vede dai dettagli («ce n’è da perdersi»); dai materiali utilizzati come l’ottone, il rame, il marmo, il legno di quercia. E dai colori: una sfilata di

gialli, arancioni, rosa e verde kiwi. «È una palette specifica, creata in esclusiva per l’hotel, non un copy. L’idea era di far conoscere ai clienti un mondo nuovo, dimostrare che anche le grandi catene alberghier­e possono essere tailor-made », dice questo funambolo della creatività. Tutto è studiato: le maniglie, le porte, gli ampi corridoi, le suite con terrazzi privati, la piscina termale in acciaio inox, il ristorante Somos che offre esperienze culinarie regionali, a pranzo, e internazio­nali la sera. Perfino il carnet di raccomanda­zioni a disposizio­ne dei clienti. Sono raccolte da ‘locals’ selezionat­i come lo stilista Moisés Nieto, i dj Trend Twins, il fotografo Rai Robledo. Vi diranno quali sono i migliori posti per ballare e fare shopping, i più interessan­ti eventi della stagione e, perché no, i più bravi parrucchie­ri di Madrid. BARCELO.COM

 ??  ??
 ??  ?? I ritratti di KlunderBie abbellisco­no l’area reception assieme alle lampade Vertical 1 di Areti, ai tavoli TS di GamFratesi per Gubi e alle poltrone Fri di Jaime Hayon per Fritz Hansen (a sinistra). Il designer spagnolo Jaime Hayon (a destra)
I ritratti di KlunderBie abbellisco­no l’area reception assieme alle lampade Vertical 1 di Areti, ai tavoli TS di GamFratesi per Gubi e alle poltrone Fri di Jaime Hayon per Fritz Hansen (a sinistra). Il designer spagnolo Jaime Hayon (a destra)
 ??  ??
 ??  ?? Nel salotto della lobby all’hotel Barceló Torre de Madrid: poltrone Ro e Fri disegnate da Jaime Hayon per Fritz Hansen, divano Claudine di Claesson Koivisto Rune per Arflex e una collezione di ritratti fotografic­i del duo KlunderBie
Nel salotto della lobby all’hotel Barceló Torre de Madrid: poltrone Ro e Fri disegnate da Jaime Hayon per Fritz Hansen, divano Claudine di Claesson Koivisto Rune per Arflex e una collezione di ritratti fotografic­i del duo KlunderBie
 ??  ?? Alla reception, la poltrona con la pergola della collezione Gardenias di Jaime Hayon per BD Barcelona. L’installazi­one di lampade è una produzione originale per l’hotel (sopra). Sono in rosa le sedie Catch di &tradition, sempre di Hayon, nella sala...
Alla reception, la poltrona con la pergola della collezione Gardenias di Jaime Hayon per BD Barcelona. L’installazi­one di lampade è una produzione originale per l’hotel (sopra). Sono in rosa le sedie Catch di &tradition, sempre di Hayon, nella sala...

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy