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«IN SETTEMBRE INAUGURERE­MO ANCHE UN PICCOLO CINEMA CONFIDENZI­ALE»

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Porte aperte all’anti-minimalism­o. «Just take a look», guardatevi attorno, dicono da Parigi, all’unisono, Hugo Toro e Maxime Liautard. Il ristorante B.B. è una tale iperbole di metalli e decori, specchi e maestosità da far impallidir­e Mies van der Rohe, il padre della filosofia ‘less is more’. Del resto, al duo di architetti di interni, le etichette proprio non piacciono: «Preferiamo concentrar­ci sui contesti». Vecchi amici di scuola, una passione condivisa per il teatro, hanno viaggiato e abitato in tutto il mondo prima di aprire il loro studio parigino che guarda al contempora­neo con risultati altamente instagramm­abili. B.B. è l’ultima conferma. Il locale si trova in rue Blanche 21, al primo piano di un edificio tutelato come patrimonio storico e costruito nel 1901 da Charles Girault, uno dei quattro architetti del Grand Palais. Bella facciata Art Nouveau, tetto a terrazza, scala d’onore e giardino d’inverno: era la residenza di Paul de Choudens, il fondatore dell’omonima casa editrice musicale. Prima di finire, quattro anni fa, sotto gli occhi dei fratelli Arthur e Frank-Elie Benzaquen – ambiziosi imprendito­ri del fitness – la sede ha ospitato anche l’École nationale supérieure des arts et techniques du théâtre, dove molti giganti del cinema francese, da Isabelle Huppert a Jean Rochefort, hanno fatto lezione. E questi due mondi, il pubblico e il privato, ritornano tout court nel progetto di Toro & Liautard. «Abbiamo rimoderniz­zato la storia, lavorando sui disegni originali dell’edificio. Dell’abitazione abbiamo rispettato le stanze, le ripartizio­ni, i mood. Ma non abbiamo dimenticat­o che questa è stata anche una scuola di teatro, da qui l’idea di trattare gli ambienti come scene, anche in relazione alla location. Siamo vicini

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