Il bagno? Un Mix di hi-tech e emozione
1 Da locale di servizio a tempio del benessere. Negli ultimi decenni il bagno ha compiuto una rivoluzione epocale. Oggi, lo immagino idealmente diviso in due. Da una parte, la zona deputata alle funzioni essenziali. Una macchina perfetta dove ostentare la tecnologia. Una specie di cabina dell’ascensore: schiaccio un bottone e tutto funziona. Dall’altra, l’oasi privata. Uno spazio sensoriale – anche solo un angolo – dove mi preparo e mi coccolo. 2 Alle persone non interessa la forma di un rubinetto, ma come sgorga l’acqua, l’effetto che fa una cascata o un getto sul corpo. Questo per dire che il futuro è nella smaterializzazione. Come succede in altri settori del design. Nell’illuminazione, la ricerca condotta da Viabizzuno o da Davide Groppi ci insegna che è la luce la cosa importante. Ecco: in bagno è l’acqua. Per questo progetto vasche idromassaggio e cabine doccia senza tante bocchette e ugelli tecnologici per i getti. 3 Il rubinetto monocomando è stata una rivoluzione: ha cambiato i gesti quotidiani nel bagno. Ma, altri oggetti hanno avuto un’evoluzione. Per esempio, i termoarredo. Byobu, radiatore che ho disegnato per Antrax, trae ispirazione dal tradizionale paravento decorativo giapponese, e suggerisce interpretazioni inedite per un accessorio tecnico, trasformandosi in un complemento d’arredo versatile. 4 Le dimensioni degli spazi sono un limite. I bagni sono piccoli. Per questo consiglio di optare per rivestimenti molto chiari o, all’opposto, per colori scuri, in maniera omogenea. Non mischiate linguaggi in un luogo già chiassoso di suo. Riducete al minimo l’ingombro del wc e pensate a una grande doccia, almeno 90x90 cm: allargate le braccia e verificate lo spazio di cui avete bisogno. E poi, prevedete un dimmer: poter variare la luce al mutare delle funzioni (e dell’orario) in bagno è fondamentale.
MARC SADLER «Da una parte una zona funzionale, dove ostentare la tecnologia», dice il designer francese con base a Milano, «dall’altra, un rifugio dove prendersi cura di sé»