La lampada? Un semplice filo luminoso
L’illuminazione architettonica diventa sensoriale. Il designer e imprenditore di Antonangeli la interpreta con segmenti Led che ondeggiano nello spazio
1 La miniaturizzazione dei Led permette ai designer una libertà espressiva senza precedenti, visto che la sorgente luminosa microscopica può alimentare lampade di ogni forma e dimensione. Ma l’evoluzione più importante riguarda il ‘controllo’ della luce: oggi è possibile direzionarla, personalizzarla e – soprattutto – non sprecarla. L’obiettivo è migliorarla ancora, con una grande attenzione a consumi e sostenibilità.
2
Nell’illuminazione outdoor, vero boom degli ultimi anni, si punta a avere più efficienza e maggiore comfort visivo. Con soli 3 watt di consumo riusciamo a creare punti luci d’effetto, posizionalbili ovunque e anche direzionabili. Il modello I-Snap di Antonangeli, per esempio, costituito da un semplice tubo di rame extraflessibile, è facile da installare nella terra e consente di creare luci d’accento integrate con il paesaggio.
3
Ho progettato Archetto Space con la volontà di creare un segno leggerissimo nello spazio. Si tratta di segmenti luminosi Led in silicone, altamente performanti: lunghi da 1 a 5 metri, corrono su cavi di acciaio. Si possono tagliare, addirittura ogni 2,5 centimetri, per modulare la distribuzione luminosa e creare effetti di luce ‘galleggiante’. Significa aprire nuovi scenari personalizzati e flessibili, giocati tra funzionalità e design di carattere.
4
Puntate sull’effetto emozionale: la luce è sensoriale e quindi assolutamente individuale. Fatevi guidare dall’istinto. Valutate attentamente anche i fattori di illuminotecnica: numero e posizione dei punti luce e la gradazione dei lumen (ovvero il flusso luminoso visibile emesso dalla sorgente). Se vi stupite quotidianamente dell’atmosfera di casa vostra, vuol dire che siete riusciti nell’intento.