Luci calde, soffuse e ultradecorative
Il giovane emergente modula il flusso luminoso e lo racchiude in eleganti chandelier in vetro dégradé e lanterne portatili effetto borsetta
1 Rischiarare il buio è da sempre un’esigenza primaria dell’uomo. Le scoperte luminose corrono veloci, al pari dei cambiamenti tecnologici. La lampadina era pura funzione, poi è arrivata la volontà decorativa e nel Novecento l’illuminazione si trasforma in scienza. Con la rivoluzione Led si sono ridotti dimensioni e consumi, è migliorata la qualità della luminescenza. Il domani va verso una luce sensibile, che si modula con il variare delle ore del giorno.
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Aspettando l’interattività, con la serie Galerie di FontanaArte sono tornato alla lanterna. Il diffusore di vetro incamiciato in due strati ambra e bianco ricrea il calore della fiamma. Il manico è diventato un accessorio sartoriale in cuoio. Anche nelle sospensioni limited edition per Nilufar ho puntato sulle trasparenze soffiate a bocca. Charlotte sfoggia sfumature dégradé, Shapes globi opalini e ottone. Materiali preziosi che animano lampade emozionali.
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Prima della forma, definisco tipologia e resa luminosa, puntando al comfort visivo. Per far star bene le persone uso il design e la tecnologia (ma la piego al décor). Scelgo le fonti più adatte al modello, di preferenza progetto anche un dimmer per la regolazione – perché la percezione non è uguale da mattina a sera –, studio materiali, paralumi, inclinazioni, ergonomie. Poi cerco la magia, lasciandomi andare al piacere estetico e creativo.
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Attenti alla luce. Quella fredda, blu o bianca, stimola l’occhio: è adatta alle zone operative e di passaggio come studi, ingressi, corridoi. Ma se la gradazione del Led è glaciale, rischiate l’effetto acquario. Preferite la luce calda, soffusa e di riposo. Negli ambienti variate le fonti tra dirette (giorno) e indirette (sera). E integrate la classica sospensione centrostanza con piantane e modelli da tavolo, che accesi dal tramonto creano un’atmosfera relax.