Living

ITALIAN TOUCH

L’atmosfera esoterica di Saint-Sulpice, il fermento degli Anni 70, il design dei maestri. Senza nostalgia, lo studio Marcante-Testa ridisegna un appartamen­to parigino nel cuore della Rive Gauche. Tra rimandi storici e invenzioni architetto­niche

- Testo Susanna Legrenzi Foto Philippe Garcia

A Parigi non passa inosservat­a. È la seconda chiesa più imponente dopo la cattedrale di Notre Dame. Chi la conosce da vicino sa che la splendida Saint-Sulpice custodisce un’antica meridiana in ottone, parte di uno strumento scientific­o del Settecento, realizzato con la collaboraz­ione dei primi astronomi dell’Osservator­io di Parigi, che usarono questa linea per calcolare l’orbita della Terra. In un librino in versetti criptici è chiamata ‘Le Serpent Rouge’. In un noto romanzo di successo, il Codice da Vinci di Dan Brown, è stata battezzata la ‘Linea della Rosa’. E la storia potrebbe continuare fino a raggiunger­e le stanze di un appartamen­to che dialoga, nelle intenzioni dei progettist­i che ne hanno curato la ridistribu­zione dei volumi e degli interni, con questo segno curioso, ripreso nell’architettu­ra di luce che governa il soffitto della grande sala.

A raccontarc­elo è lo studio Marcante-Testa di Torino, fondato nel 2014 da Andrea Marcante e Adelaide Testa. Per T-The New York Times Style Magazine

«uno degli studi più innovativi nel panorama italiano». La casa guarda naturalmen­te Saint-Sulpice in un gioco di rimandi astratti. Ma riflette idealmente anche l’inossidabi­le mito parigino della Rive Gauche, con cui divide le radici. «Quando la project manager Ashely Maddey ci ha messo in contatto con la proprietar­ia di quest’appartamen­to abbiamo iniziato a pensare quali fossero i possibili nessi con il contesto», spiega Andrea Marcante. «Da un lato, certamente, Saint-Sulpice, che ci ha ispirato con la sua atmosfera esoterica, dall’altro la scena febbrile della Parigi degli anni Settanta che ha animato per oltre un decennio la capitale, lasciando dietro di sé molto di più di una nota nostalgica». In quegli anni, figlia del Maggio francese, la scena dell’architettu­ra parigina era un autentico cantiere aperto alle più ardite sperimenta­zioni. Lo testimonia­no la

Tour Montparnas­se e il Centre George Pompidou, che ha ridisegnat­o il ventre molle di Parigi, ma anche itinerari solitari come quello di Roger Anger, l’artefice di Auroville, cittadella ideale sorta dal nulla in India, dove il celebre architetto francese costruirà anche la sua abitazione manifesto. «Quando abbiamo deciso di rivestire le pareti in argilla abbiamo pensato a lui. E è sempre da Anger che prende ispirazion­e anche la microarchi­tettura che ridefinisc­e i volumi del living o mimetizza l’ingresso». L’appartamen­to appartiene a Pascal Revert, alla guida della galleria londinese 50 Golborne, dedicata all’arte e al design contempora­nei africani. Nel

SIAMO PARTITI

ABBATTENDO IL DEDALO

DI PICCOLE STANZE CON

L’IDEA DI TRACCIARE UNA

NUOVA PROSPETTIV­A

Studio Marcante-Testa

suo indirizzo di Saint-Sulpice, Revert veste le pareti dell’intera abitazione con i lavori degli emergenti di Africa e Caraibi per presentarl­i: «Questa casa nasceva già sulla carta con un duplice scopo», prosegue Andrea Marcante, «uno spazio da abitare che fosse anche uno spazio per presentare ai collezioni­sti parigini i lavori della galleria». Liberate le pareti, le stanze raccontano la passione per l’interior design dello studio torinese che ha firmato più di un dettaglio, dalle ceramiche del bagno in gres smaltato Dekorami per Ceramica Vogue alla cucina realizzata da Materia Design. Il resto sono ricercati omaggi al design francese della stagione dell’oro e ai giganti del design italiano. Linee guida? «Voleva massimizza­re lo spazio. Siamo partiti abbattendo il vecchio dedalo di piccole stanze con l’idea di tracciare una nuova prospettiv­a: una tensione ideale che orientasse lo sguardo oltre le vetrate, verso Saint-Sulpice», aggiunge Adelaide Testa.

«Il passo successivo ci ha portato a incasellar­e materiali, forme, colori, superfici da trasformar­e in emozioni». Andrea e Adelaide collaboran­o, in qualità di art director, con diverse aziende nel campo dell’arredo e dei materiali. Uno dei loro progetti più recenti si chiama Futuraform­a (SEM, Spotti Edizioni Milano), qui a Parigi presente con le versioni custom del tavolo Duale e del tappeto Magico. «L’ironia del nome esprime la volontà di giocare con codici e linguaggi diversi tra loro, accostando lavorazion­i artigianal­i a materiali industrial­i. Il punto di riferiment­o? La scuola torinese dell’interior design». Maestri come Toni Cordero, Lorenzo Prando e Riccardo Rosso, che Andrea e Adelaide continuano a rileggere con passione.

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Milano, è su disegno degli architetti torinesi Andrea
Marcante e Adelaide Testa, autori degli interni. Sedie
Catilina di Luigi Caccia Dominioni per Azucena e foto dell’ivoriana Joana Choumali della serie Hââbré,
The Last Generation, da galleria 50 Golborne, Londra
In sala da pranzo, il tavolo Duale, SEM di Spotti Edizioni Milano, è su disegno degli architetti torinesi Andrea Marcante e Adelaide Testa, autori degli interni. Sedie Catilina di Luigi Caccia Dominioni per Azucena e foto dell’ivoriana Joana Choumali della serie Hââbré, The Last Generation, da galleria 50 Golborne, Londra
 ??  ?? Nel salone, una boiserie in fibrocemen­to su disegno di
Marcante-Testa definisce il perimetro dello spazio.
Al centro, coffee table specchiato Nenuphar
Miroir di Janette Laverrière per Perimeter Editions con caraffe in porcellana di Victoria Wilmotte per
ToolsGaler­ie. Divano Sesann di Gianfranco Frattini per
Tacchini, rivestito in tessuto bouclé di Dedar come la poltrona Elysée di Pierre Paulin per Ligne Roset in primo piano. Sopra al divano, opera tessile di Marie-Claire
Messouma Manlanbien, da 50 Golborne. In ruggine, coppia di poltrone Digamma di Ignazio Gardella per
Santa & Cole. I tavolini in ceramica fanno parte della serie L’Usage des jours di Guillaume Bardet. Di
Mercante-Testa il tappeto Magico per SEM. Piantana vintage e applique Mori di Rich Brilliant Willing.
Lo stucco a soffitto cita il disegno della meridiana custodita all’interno della vicina chiesa di Saint-Sulpice
Nel salone, una boiserie in fibrocemen­to su disegno di Marcante-Testa definisce il perimetro dello spazio. Al centro, coffee table specchiato Nenuphar Miroir di Janette Laverrière per Perimeter Editions con caraffe in porcellana di Victoria Wilmotte per ToolsGaler­ie. Divano Sesann di Gianfranco Frattini per Tacchini, rivestito in tessuto bouclé di Dedar come la poltrona Elysée di Pierre Paulin per Ligne Roset in primo piano. Sopra al divano, opera tessile di Marie-Claire Messouma Manlanbien, da 50 Golborne. In ruggine, coppia di poltrone Digamma di Ignazio Gardella per Santa & Cole. I tavolini in ceramica fanno parte della serie L’Usage des jours di Guillaume Bardet. Di Mercante-Testa il tappeto Magico per SEM. Piantana vintage e applique Mori di Rich Brilliant Willing. Lo stucco a soffitto cita il disegno della meridiana custodita all’interno della vicina chiesa di Saint-Sulpice
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Design (sopra). In un angolo del salone, il divano in tessuto
Kvadrat è incornicia­to da una microarchi­tettura rivestita in argilla naturale, realizzata da
Wito. Tavolino blu Val di Delcourt Collection, e ceramiche di Francis
Upritchard, dalla galleria
Kate MacGarry, Londra (nella pagina accanto)
Un dettaglio della cucina su misura di Marcante-Testa, realizzata da Materia Design (sopra). In un angolo del salone, il divano in tessuto Kvadrat è incornicia­to da una microarchi­tettura rivestita in argilla naturale, realizzata da Wito. Tavolino blu Val di Delcourt Collection, e ceramiche di Francis Upritchard, dalla galleria Kate MacGarry, Londra (nella pagina accanto)
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Milano. L’applique Mori di Rich Brilliant Willing è in nylon (in questa foto). Il tavolo Duale di Marcante-Testa per
SEM si compone di due piani: uno in laminato e l’altro in marmo
Lasa Arcobaleno;
struttura in mogano rosso, acciaio, ferro e
Mdf. Del duo anche la plafoniera realizzata da Rossi Illuminazi­one.
Di Moustache le due ceramiche: il vaso
Qucha di Jean-Baptiste
Fastrez e il piatto
Canova di Constance
Guisset. Sedie Catilina di Azucena. Alla parete, foto di
Joana Choumali (nella pagina accanto)
Divisa dalla sala da pranzo da una porta scorrevole, la cucina su misura ha ante laccate grigio e piani in marmo di Alimonti Milano. L’applique Mori di Rich Brilliant Willing è in nylon (in questa foto). Il tavolo Duale di Marcante-Testa per SEM si compone di due piani: uno in laminato e l’altro in marmo Lasa Arcobaleno; struttura in mogano rosso, acciaio, ferro e Mdf. Del duo anche la plafoniera realizzata da Rossi Illuminazi­one. Di Moustache le due ceramiche: il vaso Qucha di Jean-Baptiste Fastrez e il piatto Canova di Constance Guisset. Sedie Catilina di Azucena. Alla parete, foto di Joana Choumali (nella pagina accanto)
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Sul comodino, lampada
Bilia di Gio Ponti per
FontanaArt­e (sopra).
Il bagno è rivestito con le piastrelle a rilievo
Koriandoli, collezione
Dekorami di Marcante
Testa per Ceramica
Vogue. A terra, ceramiche artigianal­i di
Domenico Mori. Vasca su disegno realizzata da Gentry Home e rubinetter­ia Gio Ponti di Mamoli (nella pagina accanto)
In una delle camere, armadio su disegno e scrittoio in radica con specchio integrato. Sul comodino, lampada Bilia di Gio Ponti per FontanaArt­e (sopra). Il bagno è rivestito con le piastrelle a rilievo Koriandoli, collezione Dekorami di Marcante Testa per Ceramica Vogue. A terra, ceramiche artigianal­i di Domenico Mori. Vasca su disegno realizzata da Gentry Home e rubinetter­ia Gio Ponti di Mamoli (nella pagina accanto)
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Carla in onore di Carla
Bruni, ex première dame francese
Matthew Liu con la sua gatta, chiamata Carla in onore di Carla Bruni, ex première dame francese

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