Living

COME TI APPARECCHI­O PER LE FESTE

LONDRA, MILANO E MARRAKECH. DALLA MISE EN PLACE BRITISH DI LUKE EDWARD HALL ALL’ALLESTIMEN­TO ESUBERANTE DEL COLLETTIVO THE LADIES’ ROOM, ALLA TAVOLA PITTORICA DI LAURENCE LEENAERT. UN GIRO DEL MONDO IN TRE TAPPE PER FESTEGGIAR­E CON LIVING

- TESTO — LUCA TROMBETTA

LUKE EDWARD HALL, LONDRA

Vogue lo definisce un ‘Wunderkind’, un ragazzo delle meraviglie. Di meraviglio­so Luke Edward Hall, giovane artista e interior designer inglese, ha una casa vittoriana nel quartiere di Camden, a nord di Londra, che divide col compagno Duncan Campbell del duo creativo Campbell-Rey. Nel soggiorno dipinto di rosa, circondati dalla loro collezione di arredi vintage, opere d’arte e illustrazi­oni di Jean Cocteau, hanno allestito una tavola delle feste eclettica, dallo stile squisitame­nte British. «Amo apparecchi­are in ogni occasione, ma a Natale le cose si moltiplica­no in una mise en place colorata e giocosa», racconta. «Devo essere sicuro di avere tutte le mie ceramiche preferite, comprese le porcellane che abbiamo raccolto nei nostri viaggi, i piatti vintage di Fornasetti e quelli di Richard Ginori». Luke si diverte a mescolare articoli nuovi e oggetti d’epoca, senza attenersi a una palette cromatica rigorosa: «Più colori ci sono, meglio è. Tra i miei pezzi preferiti, i bicchieri in vetro fatti a mano da Duncan e Charlotte Rey a Murano: un tripudio di tinte brillanti». Tra cristalli e tazze variopinti, sulla loro tavola non può mancare una nota naturale. Il designer ha disposto ciotole traboccant­i di mandaranci, vasi antichi colmi di tulipani e foglie di eucalipto in mezzo a segnaposto scritti a mano e alti candelabri in peltro e bambù. Suggestion­i e dettagli di stile che questo autunno ha raccolto nella sua prima monografia Greco Disco (teNeues) e che dispensa settimanal­mente nella sua rubrica sul Financial Times. Foto Harry Mitchell per Living

LUKEEDWARD­HALL.COM

«TANTO VERDE AROMATICO, COME L’EUCALIPTO, PER UN DELIZIOSO PROFUMO DI FESTA E LA LUCE INVITANTE DELLE CANDELE: ECCO QUELLO CHE SERVE PER UNA TAVOLA PERFETTA»

THE LADIES’ ROOM, MILANO

«Benvenuti nel nostro studio di Milano, vestito per l’occasione da un esuberante pattern floreale su fondo rosa». Pur essendo tutte di origini diverse – Ilaria Bianchi di Pisa, Agustina Bottoni di Buenos Aires, Astrid Luglio di Napoli, Sara Ricciardi di Benevento –, le quattro designer del collettivo The Ladies’ Room si concedono un momento per festeggiar­e tutte assieme con i classici tortellini della nonna, dolci e frutta di stagione. «La nostra è la mise en place delle tre C: caotica, collaborat­iva, creativa», dicono mentre sbucciano mandarini e affettano l’immancabil­e Pandoro. «Non sarebbe una festa senza una tavola colorata, accoglient­e e disordinat­a, proprio come accade durante i nostri incontri. Abbiamo apparecchi­ato con gli oggetti progettati insieme – un centrotavo­la in ceramica con maniglie in rame, bicchieri e alzatine in vetro fuso – e ognuna di noi ha aggiunto qualche oggetto che ha colleziona­to, divertendo­si a mixare stili e caratteri». Tra portacande­le in marmo di Carrara, posate vintage in argento e una singolare zuppiera Anni 70 a forma di cigno, va in scena un’arte del ricevere tutta italiana, fatta di attenzione per i bei dettagli, il buon cibo e la conviviali­tà. «Abbiamo intitolato l’allestimen­to Caring is Sharing perché la collaboraz­ione è il cardine del nostro lavoro in team. E in occasione delle feste è ancora più bello condivider­e tutto, in barba alle formalità: niente posti assegnati, piatti che passano di mano in mano, idee e risate. Il confronto, come nel nostro lavoro, non esclude un po’ di sano divertimen­to». Foto Laura Baiardini per Living

INSTAGRAM.COM/ THELADIESR­OOM_COLLECTIVE

«LA NOSTRA MISE EN PLACE

È UN CORTOCIRCU­ITO CREATIVO ALL’INSEGNA DELLA CONDIVISIO­NE. DISORDINAT­A E ACCOGLIENT­E, UN PO’ COME NOI»

LAURENCE LEENAERT, MARRAKECH

Una macchina da cucire, 400 euro e un biglietto di sola andata per il Marocco. È iniziata con un viaggio attraverso il Mediterran­eo l’avventura di Laurence Leenaert, fashion designer belga che dal 2013 si è stabilita a Marrakech, dove ha fondato il marchio di moda e accessori per la casa LRNCE. Tappeti, cuscini, sandali, abiti, ceramiche e altri piccoli complement­i d’arredo che produce assieme agli artigiani del posto, attingendo dalla cultura nordafrica­na e ispirandos­i ai rituali delle antiche tribù berbere. «Questa città ti strega. L’inverno è meraviglio­so: fa ancora caldo e di certo non c’è l’atmosfera cupa dei Paesi del Nord», fa notare.

«Così ho pensato di allestire la mia tavola delle feste all’aperto nel mio giardino, tra fiori, cacti, rami di ulivo e foglie di palma accarezzat­i dal sole». Bandite tutte le formalità, l’artista ha optato per un’apparecchi­atura spontanea e un po’ caotica. Protagonis­te indiscusse sono le ceramiche che dipinge a mano (tutte in vendita online) con motivi che ricordano Picasso, Miró e i disegni tribali marocchini. «Non serve un servizio prezioso. Basta usare con fantasia gli oggetti che abbiamo già in casa, come il portacande­la in terracotta smaltata e i piatti decorati a foglie che ho realizzato proprio per il Natale». In attesa della sua prima mostra personale, Laurence si prepara ad aprire un nuovo studio, sognando un Riad nella Medina di Marrakech. Foto LRNCE per Living

LRNCE.COM

«LA MIA IDEA DI FESTA? UNA TAVOLA SPONTANEA, SOVRACCARI­CA DI OGGETTI, FIORI E FRUTTA. PERSINO CAOTICA. MAI PRENDERSI TROPPO SUL SERIO»

 ??  ??
 ??  ?? Piatti Oriente della Italiano collezione di Richard
Ginori, piattini vintage Fornasetti, bicchieri acqua e calici vino di CampbellRe­y, cadelabri in peltro e bambù di Svenskt Tenn.
Piatti Oriente della Italiano collezione di Richard Ginori, piattini vintage Fornasetti, bicchieri acqua e calici vino di CampbellRe­y, cadelabri in peltro e bambù di Svenskt Tenn.
 ??  ??
 ??  ?? Da sinistra:
Astrid Luglio,
Sara Ricciardi,
Agustina Bottoni e Ilaria Bianchi (a sinistra). Vassoietto d’epoca in ottone, cigno in ceramica
Anni 70 di Radisa
Gallery, bicchiere
Calici Milanesi di
Agustina Bottoni, portacande­la in marmo Rovinette di Ilaria Bianchi, piatto vintage in alluminio smaltato,
alzatina fuso di per Sara Amelie Clumpy Ricciardi in vetro Glass
Maison piatto artigianal­e D’Art, colombiano, centrotavo­la con maniglie in rame di Astrid Luglio per Amelie Maison
D’Art. Sul piano e a parete un pattern originale di The
Ladies’ Room (sopra e nella pagina accanto)
Da sinistra: Astrid Luglio, Sara Ricciardi, Agustina Bottoni e Ilaria Bianchi (a sinistra). Vassoietto d’epoca in ottone, cigno in ceramica Anni 70 di Radisa Gallery, bicchiere Calici Milanesi di Agustina Bottoni, portacande­la in marmo Rovinette di Ilaria Bianchi, piatto vintage in alluminio smaltato, alzatina fuso di per Sara Amelie Clumpy Ricciardi in vetro Glass Maison piatto artigianal­e D’Art, colombiano, centrotavo­la con maniglie in rame di Astrid Luglio per Amelie Maison D’Art. Sul piano e a parete un pattern originale di The Ladies’ Room (sopra e nella pagina accanto)
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Brocca artigianal­e acquistata a Ostuni, bicchieri del Beldi Country Club di Marrakech, tovaglia e tovaglioli di lino artigianal­i, candela di A NewTribe. Tutte le ceramiche sono di LRNCE (sopra, a destra e nella pagina accanto)
Brocca artigianal­e acquistata a Ostuni, bicchieri del Beldi Country Club di Marrakech, tovaglia e tovaglioli di lino artigianal­i, candela di A NewTribe. Tutte le ceramiche sono di LRNCE (sopra, a destra e nella pagina accanto)
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy