LA STOCCARDA DI CHRISTOPH NIEMANN
«Fin da quando ero studente uno dei miei luoghi preferiti era – ed è rimasto – la stazione centrale. Tra le altre cose, ci trovavi i giornali e le riviste internazionali, una vera fonte di ispirazione. Proprio lì ho comprato il numero di Rolling Stone con il mio primo lavoro pubblicato negli Stati Uniti, allora non ero ancora diplomato, frequentavo l’Accademia di Belle Arti». In realtà, confida, avrebbe voluto andarsene da Stoccarda, non fosse stato per il professor Heinz Edelmann, illustratore e designer. «Mi ha insegnato che la qualità può nascondersi anche in uno scarabocchio o emergere abbandonandosi all’estro: quello che conta è l’idea, il concetto che sta alla base del lavoro». Dalla stazione alla Neue Staatsgalerie, l’edificio postmoderno progettato da James Stirling che si è aggiunto al corpo della vecchia Staatsgalerie. «Avevo solo 14 anni quando è stato inaugurato, nel 1984, e prima di allora non avevo mai visto un museo dalla personalità così spiccata. Ai miei occhi era una specie di navicella spaziale atterrata nel cuore della città: la materialità, il travertino e l’arenaria contrastavano con le finestre verde brillante, le cromie accese, le travi in acciaio, i pavimenti e i corrimani colorati anche negli spazi interni. Da studenti, uno dei nostri posti preferiti era anche il Palast der Republik, un locale in un piccolo padiglione degli anni Venti che dal 1989 serve birra. Ancora oggi in estate ci incontriamo tutti lì».