CADE IL TABÙ
IL DUO DI ARCHITETTI POINT SUPREME ROMPE L’IMPERATIVO DEL BIANCO PERFETTO. RIVOLUZIONE NEL CUORE DELLA TRADIZIONE
Comignoli bordeaux, ghirlande di luce sul tetto e mobili dal rosa al senape: una casa di pietra nell’isola di Kimolos rompe il cliché del bianco e blu tipico delle Cicladi. A riscrivere il folk, lo studio Point Supreme Architects di Atene
«QUESTO È UN POSTO SPECIALE MA SEMPLICE, DOVE NON HAI BISOGNO DELL’EFFETTO WOW»
«Digitando su Google ‘Greek Island House’ quello che appare è una miriade di architetture irregolari in calce bianca, sormontate da cupole blu. Il classico cliché. Per noi, progettare queste case rappresenta una sfida: vogliamo portare innovazione nel cuore della tradizione». A raccontare la storia della piccola meraviglia in pietra sull’isola di Kimolos sono Konstantinos Pantazis e Marianna Rentzou di Point Supreme Architects, studio con base ad Atene e una vera ossessione per le isole greche. Sull’isola gemella di Milos, nelle Cicladi, sono finiti grazie a un articolo di un quotidiano locale. «Una mattina, leggendo Athens Voice, mi ha colpito un loro progetto, il Faliro Pier Project di fronte all’Opera House di Renzo Piano ad Atene. Mi aveva stupito per la capacità di giocare con il colore conservando gli elementi della tradizione», racconta Christos, il proprietario di casa, che con la moglie
Carla si è imbattuto in questo luogo qualche estate fa, durante una scorribanda in gommone. Anche loro cittadini della capitale greca, per anni avevano preso in affitto case di vacanza del tutto anonime. Ma a Kimolos li ha subito colti un forte senso di appartenenza e hanno deciso di mettervi radici: «Fin dal primo istante ci siamo prefigurati la nuova vita di queste mura un po’ malandate». Secondo la coppia non c’era dubbio che il layout dovesse rimanere quello originario, ma serviva un massiccio intervento di restyling. L’intesa con i Point Supreme è stata immediata: «Abbiamo notato subito che si trattava di un’architettura con un grande potenziale. Solitamente le case delle isole sono realizzate da ‘non architetti’ che utilizzano qualsiasi tipo di materiale a disposizione. Non pensano all’estetica ma alla funzionalità. Sono costruzioni oneste, non viziate dalle tendenze e dalla moda, altro motivo per cui ci è venuta voglia di sperimentare e di reinterpretare lo stile vernacolare», spiegano gli architetti. Certo, camminare sul confine tra design e tradizione non è stato facile. Per questa residenza su due piani che a ovest guarda il mare, arrivando ad abbracciare la mitica isola di Poliegos, hanno puntato tutto sulla potenza dei colori. A Kimolos l’uso
del blu per gli esterni è obbligatorio, per ordine delle autorità di progettazione locali. Il duo Point Supreme ha ‘controbilanciato questa imposizione’ dipingendo gli interni in una gamma di colori caldi: rosa e terracotta per le due cucine (una per ogni piano), una tonalità scura di senape e di azzurro per i pensili, mentre il bagno è rivestito di piastrelle rosso vivo. Tocco di folklore, i divani in muratura ricoperti di cuscini bordati di azzurro. Va da sé che gli arredi sono pochissimi, come spesso accade qui: «Le case delle isole greche sono generalmente scultoree e imprecise, fa parte del loro fascino. Per governare l’irregolarità delle forme, abbiamo optato per l’uso di piastrelle colorate. Tutto è stato tagliato su misura in modo da rivestire le superfici alla perfezione. È questo il tipo di dialogo che cerchiamo nei nostri progetti: uno scambio di prospettive continuo», dicono. Anche l’idea della terrazza è stata una sfida: «Sapete, da queste parti il rooftop non è molto diffuso nonostante l’orizzonte sia onnipresente: un altro aspetto della tradizione che ci siamo divertiti a sovvertire». Accessibile da una scala di metallo che ha le stesse proporzioni della scala di servizio esterna di Le Corbusier alla Cité Radieuse di Marsiglia, il salottino sul tetto è un modo per creare un collegamento con la cittadina e le sue innumerevoli feste popolari. «Abbiamo dipinto i comignoli di un inaspettato rosso-bordeaux e appeso le luci ghirlanda, molto simili a quelle benauguranti che ornano le barche a vela». Secondo Christos la casa di vacanza deve essere così: «Un luogo che invita a stare in intimità con gli amici, piuttosto che impressionare a colpi di effetti speciali o stravaganze inutili. Questo è un posto speciale ma semplice, dove non hai bisogno dell’effetto ‘wow’». POINTSUPREME.COM