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ALL’APERTO

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Rimini, Rimini… Ma non quella vecchia, affogata dal turismo di massa spiaggiato. Negli ultimi anni è cambiato tutto grazie a un innovativo Piano Strategico del Comune che punta sulla qualità dell’offerta e sulla rigenerazi­one del tessuto urbano. L’obiettivo – ambizioso – è legare il turismo alla sostenibil­ità e alla vita dei riminesi, abbellendo e ‘rifunziona­lizzando’ la città. Per un turismo diversific­ato che deve vivere tutto l’anno e in tutte le direzioni: arte, cultura, food, mare e benessere. Un esempio? Il ponte di Tiberio, uno dei più belli, ancora integro e icona della Rimini romana, è al centro della nuova Arena sull’acqua: parco e percorso pedonale con passerella panoramica. In generale sta rinascendo tutto il centro storico medievale, pieno di angoli e piazzette, fino a ieri oggetto di degrado. Con il PART che scintilla tra le nuove botteghe e i bistrot. E il mare? Sempre protagonis­ta, anche se in maniera diversa: il sindaco Gnassi, uno dei maggiori artefici del cambiament­o, ha pensato di convertire il vecchio waterfront «nella palestra a cielo aperto più grande d’Europa». Il Parco del Mare, su progetto dello studio Miralles Tagliabue, prevede 15 chilometri di verde tra Rimini Nord e Sud senza più auto, dove si rincorrono macchine per il fitness e passerelle ciclopedon­ali. Quest’estate, nonostante l’emergenza sanitaria, sono già agibili circa quattro chilometri, dieci entro la prossima primavera. Per finire, l’anno scorso è stato riaperto il primo dei due belvedere di piazzale Kennedy, cuore del lungomare. Al di sotto sono state completate colossali opere idrauliche con nuove vasche di contenimen­to per azzerare ogni sversament­o in mare. Mare pulito e turismo qualificat­o: una rivoluzion­e.

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