«LA SALA DA BALLO APRIRà IN PRIMAVERA. OSPITERà CONCERTI, SFILATE, FESTE E ANCHE MATRIMONI. QUI SARà DIFFICILE NON INNAMORARSI»
cielo. «Volevamo andare controtendenza, da quelle parti l’uso del vetro e dell’acciaio sta diventando fin troppo noioso. Ecco perché abbiamo pensato di costruire un building completamente fatto di mattoni, lettering compreso, come se un vecchio magazzino della zona fosse stato riconvertito. Pensa che una giornalista del Wall Street Journal ci ha chiesto cosa c’era prima…». Ma l’apparenza a volte inganna, l’hotel è nuovo di zecca e in poco tempo è diventato meta di trendsetter e designer. «Per gli interni abbiamo utilizzato principalmente materiali naturali come pietra e legno. Divani, poltrone e letti sono stati realizzati dagli artigiani dello studio inglese Bill Amberg, che da oltre trent’anni lavora la pelle». Arredi che cambiano dalla camera numero 1 alla 150, con le opere di giovani artisti del quartiere sparse tra un piano e l’altro, come l’arcobaleno di lacci colorati di Eric Rieger appeso