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UNA GIRAFFA AL TROCADERO

LA FORZA DEL POLO CULTURALE, LA VISTA SULLA TOUR EIFFEL, LA CUCINA DI MARE: GRANDIOSA RIVISITAZI­ONE DELLE BRASSERIE ANNI 30, IL NUOVO RISTORANTE GIRAFE PORTA LA FIRMA DELL’INTERIOR DESIGNER PIù CORTEGGIAT­O DI PARIGI

- TESTO — ANA CARDINALE FOTO — ADRIEN DIRAND

«Creare un luogo così forte dentro il Trocadero, per un architetto è una specie di miracolo, un dono dal cielo». Joseph Dirand, tra i più affermati progettist­i d’interni francesi, non è facile all’emozione. Ma Girafe, il nuovo ristorante appena inaugurato a Parigi nell’imponente edificio Anni 30 di Palais de Chaillot, lo ha colpito al cuore tanto è fuori dal comune. Dal contesto storico alla vista (ultra) panoramica, la brasserie di specialità marinare vanta una location d’eccezione all’interno della Cité de l’architectu­re et du patrimoine, che si inserisce nel polo culturale del Trocadero composto da Théâtre national de Chaillot, Musée de l’Homme, Musée de la Marine, Musée national des Monuments Français. «Abbiamo progettato con coraggio, rispetto e umiltà dialogando con la memoria del monumento senza perdere di vista l’interpreta­zione contempora­nea. Come ispirazion­e lo spirito dei grandi caffè degli Anni 30, l’età d’oro del genere. Girafe è un mix di eleganza e sensualità, con una vocazione intima e guizzi spettacola­ri. Prima di tutto c’è la sala del ristorante, che è come un gioiello prezioso, quasi un salotto, con volumi e pilastri originali animati da sfumature calde in beige, rovere, crema, fumé. Più raccolto il bar, un boudoir dai soffitti bassi, le pareti

di specchio e boiserie e, come bancone, un monolite scolpito di marmo policromo. In terrazza lo scenario è spettacola­re per la visione sulla città e per il tête-à-tête con la Torre Eiffel, talmente vicina che sembra seduta al tuo tavolo». Anche il menu dello chef Benoît Dargère è uno specchio del luogo e contamina il classico e l’esotico, la tradizione e l’innovazion­e: «A seconda della stagione, i piatti ruotano attorno a sette grandi stelle del mare: aragosta, triglia, sogliola, rombo, spigola, tonno dell’Atlantico, orata. Li cuciniamo cotti, crudi, naturali, elaborati, casalinghi, internazio­nali. Spaziando dal classico gourmande alle ricette della

«BRASSERIE GIRAFE FONDE ELEGANZA E SENSUALITà, UNA VOCAZIONE INTIMA E GUIZZI SPETTACOLA­RI»

tradizione». L’idea imprendito­riale è del gruppo Malafosse, che replica un format di successo lanciato nel 2013 con Monsieur Bleu, il ristorante nello spazio espositivo del Palais de Tokyo, e tre anni dopo con il Loulou al Musée des Arts Decoratifs nel cuore del Palazzo del Louvre, entrambi firmati da Dirand. «Come non cogliere l’opportunit­à di creare un progetto intelligen­te e integrare senza soluzione di continuità l’oggi e la storia. L’alchimia perfetta mescola un ambiente raro, un polo culturale e uno spazio spettacola­ri dove trovare buon design, buon cibo e buona musica», chiosa Gilles Malafosse che, insieme a Laurent de Gourcuff, guida un impero della ristorazio­ne in ascesa con locali d’autore ineccepibi­li e strategica­mente posizionat­i nei musei simbolo di Parigi, fino a diventare a loro volta attrattiva turistica. Il quotidiano francese Le Figaro li paragona ai fratelli Costes, gli albergator­i del luxury style che negli Anni 90 conquistar­ono Parigi, e di loro scrive: ‘Come i Costes un tempo, hanno il vento nelle vele e buone reti’. Un auspicio per la prossima avventura architetto-gastronomi­ca. Girafe, 1 place du Trocadéro et du 11 Novembre, Parigi, tel. +33/140627061 GIRAFEPARI­S.COM

 ??  ?? Il ristorante Girafe nel Palais de Chaillot mantiene intatta la struttura originaria, scandita da ampie vetrate e colonne rivestite in legno. Nella sala da pranzo prevalgono i toni caldi del beige, quercia, crema e fumé. Lacca effetto glossy per i tavolini e sedie Anni 60 della Platner Collection, design Warren Platner per Knoll
Il ristorante Girafe nel Palais de Chaillot mantiene intatta la struttura originaria, scandita da ampie vetrate e colonne rivestite in legno. Nella sala da pranzo prevalgono i toni caldi del beige, quercia, crema e fumé. Lacca effetto glossy per i tavolini e sedie Anni 60 della Platner Collection, design Warren Platner per Knoll
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 ??  ?? Una visione più ampia della sala da pranzo: «È come un gioiello prezioso, quasi un salotto», specifica Dirand (in questa foto). La facciata laterale del museo Cité de l’architectu­re et du patrimoine, che al piano terra ospita la brasserie Girafe (a destra). Nello spettacola­re dehors, la Torre Eiffel è talmente vicina che sembra seduta ai tavoli (sotto, a destra)
Una visione più ampia della sala da pranzo: «È come un gioiello prezioso, quasi un salotto», specifica Dirand (in questa foto). La facciata laterale del museo Cité de l’architectu­re et du patrimoine, che al piano terra ospita la brasserie Girafe (a destra). Nello spettacola­re dehors, la Torre Eiffel è talmente vicina che sembra seduta ai tavoli (sotto, a destra)
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 ??  ?? Un ritratto dell’architetto Joseph Dirand, 44 anni, stella dell’interior francese e autore del progetto del Girafe (sopra, a sinistra). In rosa e mattone, soffuso come un boudoir, il bar si distingue per il monolitico bancone scolpito nel marmo Brèche de Médicis dalle venature violacee. Luci su disegno dell’architetto e sgabelli alti customizza­ti dallo stesso Dirand partendo dalla scocca di una poltrona di Knoll (sopra, a destra)
Un ritratto dell’architetto Joseph Dirand, 44 anni, stella dell’interior francese e autore del progetto del Girafe (sopra, a sinistra). In rosa e mattone, soffuso come un boudoir, il bar si distingue per il monolitico bancone scolpito nel marmo Brèche de Médicis dalle venature violacee. Luci su disegno dell’architetto e sgabelli alti customizza­ti dallo stesso Dirand partendo dalla scocca di una poltrona di Knoll (sopra, a destra)
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