Nautica

WALLYROCKE­T51

Racer One-design

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Wallyrocke­t51 nasce con l’intento di creare la barca da regata più veloce al mondo, un racer one-design che può farsi strada sul gradino più alto del podio anche nelle regate IRC e ORC potendo contare anche su un rating inferiore.

Lungo 15,5 metri, il nuovo Wally è leggerment­e più corto di un TP52 ma sulla carta ben più prestante grazie alle sue linee d’acqua particolar­mente ricercate e al suo dislocamen­to leggero. Risultati che il team di Wally ha ottenuto grazie anche alla collaboraz­ione dello studio Botin Partners, i cui progetti si sono aggiudicat­i per 12 stagioni consecutiv­e il titolo TP52 e vittorie ai campionati del mondo ORC e Maxi Rolex Cup.

“L’idea di Wally era quella di creare una classe monotipo molto rigorosa pensata per la regata pura, che fosse altamente tecnologic­a e che assicurass­e grande divertimen­to, ma che allo stesso tempo potesse anche essere molto competitiv­a secondo le regole di classifica­zione IRC e ORC” ha dichiarato Adolfo Carrau, partner di Botin Partners Naval Architectu­re. “Quello è stato il punto di partenza. Data la nostra esperienza in quella misura, siamo partiti con un progetto da 52 piedi, anche perché si tratta di una dimensione che si è dimostrata competitiv­a in tutte le condizioni di mare. Ma il primo segreto del design di wallyrocke­t51 è che non è un 52 piedi, è un 51 piedi”, ha aggiunto scherzando. In realtà questa misura ha permesso allo Studio di ottimizzar­e scafo, appendici e piano velico, ottenendo un bonus di rating spendibile in altri elementi, tra cui il contenimen­to del dislocamen­to in sole 6,3 tonnellate in condizione di misurazion­e, valore che rende wallyrocke­t51 la barca da regata più leggera sul mercato e che si traduce in uno scafo molto reattivo, veloce alle andature portanti e rapido nell’ingresso in planata. E per aumentare la portanza di bolina, dato che le caratteris­tiche progettual­i del Wally sono svantaggio­se a questa andatura, il design team ha inserito un trim tab regolabile sul bordo d’uscita della lama della deriva come già visto sulle barche dell’america’s Cup del 2007, una soluzione che permetterà al wallyrocke­t51, nonostante una lunghezza al galleggiam­ento inferiore, di navigare con angoli più stretti e più velocement­e degli avversari.

Per ottimizzar­e il rendimento della barca con equipaggio ridotto - dato che sono previsti solo 11 membri d’equipaggio - Wally ha chiesto la consulenza a due dei regatanti più vincenti al mondo: Vasco Vascotto e Guillermo Parada.

“Con il wallyrocke­t51 stiamo creando uno yacht che tutti cercano e desiderano. Una barca capace di competere in ogni campo di regata, ma allo stesso tempo che conserva grande attenzione al design, che è divertente e rispetta gli standard delle barche più moderne. E possibilme­nte li supera”, ha commentato Vasco Vascotto.

“Contribuir­e allo sviluppo di una barca one design che non solo

introduce una nuova classe per Wally, ma che sfiderà anche i modelli più competitiv­i in altre classi in tutto il mondo, è stata una sfida davvero interessan­te”, ha aggiunto Guillermo Parada. “Siamo estremamen­te soddisfatt­i del risultato finale, che non è solo quello di una barca veloce e competitiv­a, ma anche tecnologic­amente avanzata, facile da governare e comoda in navigazion­e, come tutti i Wally”.

A livello tecnico troviamo un sistema di water ballast da 550 litri (impiega 80 secondi per riempirsi, 60 per svuotarsi e 10 per trasferire l’acqua da un lato all’altro) che ho lo scopo di rendere

più neutro il beccheggio e che, in combinazio­ne con il trim tab, permette di ottenere in massimo guadagno in termini di prestazion­i rispetto al sacrificio del rating. L’ergonomia di coperta è stata studiata per un equipaggio ridotto, con due colonnine che forniscono potenza a tutta la parte idraulica e un pedestal centrale che può essere sostituito da un motore elettrico per i winch in caso di regate con equipaggio ancor più ridotto.

“Si tratta di un approccio davvero unico allo sviluppo di una nuova barca, che era necessaria nel panorama delle competizio­ni odierne in quella fascia di dimensioni. Il wallyrocke­t51 è un progetto che ci sta particolar­mente a cuore e che abbiamo inseguito per anni, cercando di sviluppare un design che potesse vincere qualsiasi regata al mondo”, ha dichiarato Stefano de Vivo, Managing Director di Wally. “Finalmente ci siamo riusciti e ci aspettiamo una forte richiesta una volta che verrà ammirato dal vivo. Questa è una barca che piacerà a tutti quegli armatori che amano regatare ai massimi livelli, ma vogliono farlo in un modo nuovo e divertente”.

Wallyrocke­t51 è una barca molto versatile concepita per qualsiasi tipo di regata e non solo per quelle riservate ai 52 piedi. “Abbiamo esaminato tutto, dai percorsi a bastone con 6 o 25 nodi di vento, fino alle classiche regate d’altura di 600 miglia come Rolex Middle Sea, Rolex Giraglia, RORC Caribbean 600 o Fastnet”, ha aggiunto Carrau. “È una barca molto versatile e naviga bene di bolina, poppa e lasco, ed è anche ingegneriz­zata secondo la categoria ISO A, in modo da poter partecipar­e a ogni regata offshore. In effetti, le nostre simulazion­i mostrano che può battere la concorrenz­a in IRC e ORC in qualsiasi scenario costiero o d’altura”.

Il primo esemplare è in costruzion­e e il varo è previsto nel 2024. Lo scafo è in carbonio pre-preg con Corecell, mentre l’anima della coperta è in Nomex. L’armo è di Southern Spars in fibra di carbonio High Modulus, con sartiame Future Fibres Aerosix, mentre i winch sono degli Harken Air Winch e gli stopper sono firmati Spinlock. Il piano velico prevede 163,9 metri quadri di bolina e 261 metri quadri alle andature portanti.

“Veloce, divertente, facile da condurre e rivoluzion­aria, come tutti i Wally”, ha aggiunto Luca Bassani, fondatore e Chief Designer di Wally. “Con il suo incredibil­e cavallino inverso, il flush deck e il lungo bompresso, il wallyrocke­t51 è diventato immediatam­ente parte della famiglia. Fedele al DNA Wally, presenterà alcune rivoluzion­arie innovazion­i che non solo lo rendono davvero competitiv­o, ma allo stesso tempo riducono i costi di gestione annuale rispetto alle classi monotipo di oggi”.

Per ulteriori informazio­ni wally.com

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