Il matrimonio fa (ancora) la differenza
I RAPPORTI PERSONALI
Per legge i coniugi hanno diritti
e doveri reciproci: fedeltà, assistenza materiale e morale, educazione dei figli, contributo ai
bisogni della famiglia.
LA CASA
Se un coniuge
L’EREDITÀ
A chi rimane in vita spetta per legge una quota “legittima” (che varia se ci sono figli, genitori e fratelli) del patrimonio del consorte; ne ha diritto anche in presenza di un testamento a suo sfavore. Fino a 1 milione
di euro non paga l’imposta di successione (al di sopra paga
il 4% di quanto ereditato).
Nadia Gavioli
IL CONTRATTO DI CONVIVENZA
Uno strumento utile per tutelarsi è il “contratto di convivenza”, con il quale si assumono obblighi e diritti reciproci: la gestione della casa di residenza o il suo acquisto, l’assistenza in caso di malattia, l’educazione e il mantenimento dei figli. Può essere stipulato con una scrittura privata o meglio da un notaio. Lo descrive il Consiglio
nazionale del Notariato nella guida La convivenza, regole e tutele della vita insieme, scritta in collaborazione con 11 associazioni di consumatori. Si scarica gratuitamente al sito www.notariato.it.
Le coppie di fatto in Italia sono circa un milione. Dal 2007 sono raddoppiate
I RAPPORTI PERSONALI
La legge non fissa alcun dovere e diritto all’interno del rapporto di convivenza.
LA SALUTE
ll convivente (perché non parente) non può decidere per il partner in caso di interventi urgenti o rischiosi, né può visionare la cartella clinica dell’ospedale (a meno
LA CASA
Il convivente non ha alcun diritto sulla casa di residenza comune, se di proprietà del partner: in caso di morte o di “separazione” può ritrovarsi senza un tetto. Può invece subentrare nel contratto di affitto intestato al defunto.
TFR E PENSIONE
Nessun diritto a Tfr e pensione di reversibilità per la morte del convivente.