E ora Valeria può riandare in bianco
TEMPESTE CONIUGALI
GIOVANNI COTTONE ERA GIÀ STATO SPOSATO IN CHIESA. «MI HA INGANNATA DAVANTI A DIO», DICE LA MARINI, SPERANDO IN UN NUOVO MATRIMONIO RELIGIOSO. LUI: «ERO IN BUONA FEDE»
CRoma, aprile on Valeria nostra non ci si annoia mai. Circa 700 ospiti, sette metri di velo, centinaia di flash e persino la diretta televisiva. Celebrato nella basilica romana dell’Ara Coeli, il 5 maggio 2013, il matrimonio tra la Marini e Giovanni Cottone si è chiuso definitivamente. Di più, è stato cancellato dalla Sacra Rota. Con una nota, e nel salotto di Bruno Vespa a Porta a porta, la showgirl spiega di essere stata ingannata anche davanti a Dio. «Perché non sapevo nulla di un precedente matrimonio concordatario, celebrato in chiesa e mai annullato, che dunque impediva nozze religiose. Non sapevo nulla neanche dei due figli nati da quella unione, stretta con un’altra donna a Palermo. Dalle carte che abbiamo prodotto per le nozze, non c’erano evidenze. Sapevo solo di un rocambolesco matrimonio civile, dal quale era nato un altro figlio con cui avevo buoni rapporti, poi finito in un divorzio. E null’altro, non che aveva avuto un’altra famiglia». Specifica l’avvocato Laura Sgrò, legale di Valeria che raggiungiamo: «Quel primo matrimonio è stato sciolto solo limitatamente agli effetti civili, non invece per la Chiesa». Riguardo al secondo matrimonio, l’avvocato ribadisce: «È avvenuto solo con rito civile e si è concluso con il divorzio». Valeria da Vespa ripercorre la storia con l’ex marito: «Ci siamo conosciuti nel 2008, poi lui mi ha coinvolto in un evento pubblicitario. Mi ha fatto una corte serrata e gentile, alla fine ho ceduto. Ma dopo le nozze, il suo atteggiamento è completamente cambiato: è diventato arrogante, se la prendeva con mia madre, mi ha lasciato in grande solitudine. Mi ha tolto il sorriso. Ho sop-