Oggi

E ora Valeria può riandare in bianco

TEMPESTE CONIUGALI

- Di Michela Auriti

GIOVANNI COTTONE ERA GIÀ STATO SPOSATO IN CHIESA. «MI HA INGANNATA DAVANTI A DIO», DICE LA MARINI, SPERANDO IN UN NUOVO MATRIMONIO RELIGIOSO. LUI: «ERO IN BUONA FEDE»

CRoma, aprile on Valeria nostra non ci si annoia mai. Circa 700 ospiti, sette metri di velo, centinaia di flash e persino la diretta televisiva. Celebrato nella basilica romana dell’Ara Coeli, il 5 maggio 2013, il matrimonio tra la Marini e Giovanni Cottone si è chiuso definitiva­mente. Di più, è stato cancellato dalla Sacra Rota. Con una nota, e nel salotto di Bruno Vespa a Porta a porta, la showgirl spiega di essere stata ingannata anche davanti a Dio. «Perché non sapevo nulla di un precedente matrimonio concordata­rio, celebrato in chiesa e mai annullato, che dunque impediva nozze religiose. Non sapevo nulla neanche dei due figli nati da quella unione, stretta con un’altra donna a Palermo. Dalle carte che abbiamo prodotto per le nozze, non c’erano evidenze. Sapevo solo di un rocamboles­co matrimonio civile, dal quale era nato un altro figlio con cui avevo buoni rapporti, poi finito in un divorzio. E null’altro, non che aveva avuto un’altra famiglia». Specifica l’avvocato Laura Sgrò, legale di Valeria che raggiungia­mo: «Quel primo matrimonio è stato sciolto solo limitatame­nte agli effetti civili, non invece per la Chiesa». Riguardo al secondo matrimonio, l’avvocato ribadisce: «È avvenuto solo con rito civile e si è concluso con il divorzio». Valeria da Vespa ripercorre la storia con l’ex marito: «Ci siamo conosciuti nel 2008, poi lui mi ha coinvolto in un evento pubblicita­rio. Mi ha fatto una corte serrata e gentile, alla fine ho ceduto. Ma dopo le nozze, il suo atteggiame­nto è completame­nte cambiato: è diventato arrogante, se la prendeva con mia madre, mi ha lasciato in grande solitudine. Mi ha tolto il sorriso. Ho sop-

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