Finito l’embargo, cosa cambierà a Cuba?
Lastretta di mano tra Barack Obama e Raul Castro avrà conseguenze anche per gli italiani. Alcune per i turisti che dal nostro Paese visitano Cuba dal 1970 quando l’Italturist portò all’Avana il primo gruppo. Si potranno usare le carte di credito come American Express, fino a ora interdette, dato che gli Stati Uniti non accettavano pagamenti in dollari sull’isola. I collegamenti telefonici, Internet, la ricezione delle tv internazionali saranno più facili. Ma presto potrebbe esserci un aumento dei prezzi di alberghi e servizi, poiché dagli Stati Uniti arriveranno centinaia di migliaia di visitatori. Si apre una nuova stagione anche per chi con Cuba vuole commerciare o lì investire. Quando verrà tolto il blocco, finiranno pure le sanzioni Usa per chi tratta in dollari con l’isola, ma si aprirà una concorrenza spietata da parte dei nordamericani, fino a ora autoesclusisi dal mercato dell’Avana. C’è un italiano a Cuba che è stato l’attore principale dei rapporti col nostro Paese. Si chiama Vando Martinelli. Era stato lui a portare i primi turisti italiani. Poi era stato grazie a lui che la San Pellegrino aveva creato una joint venture per produrre l’unica acqua minerale dei Caraibi, la Ciego Montero. Ora su quella scia si aprono possibilità di investimenti importanti. Molte nostre imprese guardano alla possibilità di realizzare o ammodernare strutture alberghiere. E porti e aeroporti hanno bisogno di uno sviluppo adeguato al numero di turisti statunitensi che si attendono. C’è poi il Mariel, a 50 chilometri dall’Avana, che da qualche tempo è porto franco. Si può investire in imprese e creare centri commerciali a condizioni straordinariamente favorevoli. I dollari dei visitatori Usa lo rendono ora molto più appetibile.