IL SINDACO-SCERIFFO JOE FORMAGGIO
Dall’aspettofisico e dal nome sembra uscito dalla serie televisiva dei Soprano: Joe Formaggio. Invece è il primo cittadino di Albettone (provincia di Vicenza), ideatore della campagna “Io sto con Stacchio” a favore del benzinaio coinvolto nell’assalto a Ponte di Nanto. Il sindaco-sceriffo (nella foto) è tornato alla ribalta per un’ordinanza “anti-nomadi” che vieta loro la sosta, con relativi cartelli esposti in tutto il territorio comunale, il primo dei quali appeso davanti al Municipio. «Ci sono stati dei furti in passato», ha dichiarato Joe Formaggio, «quando erano state viste carovane e altri “baldacchini” vari. Noi rotture di caz… non ne vogliamo. Facciamo come nel Far West, quando scrivevano gli avvisi alle porte del paese. Ecco, noi lo abbiamo scritto, i rom non li vogliamo». Il provvedimento, «considerato che si sono verificati ripetuti casi di stazionamento da parte di nomadi con caravan», che «le aree fatte oggetto di bivacco occasionale vengono lasciate in condizioni igieniche precarie» e che la presenza di rom e sinti genera «allarme sociale acuendo anche il senso di insicurezza della popolazione », vieta il «bivacco nelle strade, aree di parcheggio e di sosta » con «camper, furgoni, autoveicoli e roulotte o veicoli trasformati in abitazione». Per chi sgarra la multa arriva a 500 euro e scatta la rimozione dei mezzi. Formaggio è uno che si vanta di dormire «con il fucile a pallettoni» sotto il cuscino; un’arma regolarmente denunciata che in diverse occasioni ha mostrato come “deterrente” per i malintenzionati. Venerdì, però, i Carabinieri di Campiglia dei Berici hanno rimosso i cartelli e la Procura della Repubblica di Vicenza, in base alla legge Mancino, ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di discriminazione razziale. Non c’è dubbio: i cartelli di Joe Formaggio rappresentano una forma di discriminazione. E la discriminazione non genera ordine ma solo odio.