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NINA MORIC Voleva uccidersi davvero?

L’EX MOGLIE DI CORONA HA TENTATO IL SUICIDIO. C’È CHI HA DETTO: «È STATA SOLO UNA FARSA». MA UNA SUA FRASE SUI SOCIAL FA RIFLETTERE

- Di Fiamma Tinelli

Un sabato di aprile, notte fonda, nell’aria di Milano il primo tepore di primavera. Il buio riveste la città, il silenzio è spezzato solo dalla sirena di un’ambulanza, lontana. Nina è a casa, apre i cassetti della cucina, poi entra in bagno, fruga nel beauty case. Vuole una lama, una lama qualunque. Purché tagli via la sofferenza, la confusione, la solitudine. Tutto, pur di smettere di pensare a quel che poteva essere e non è stato. Si guarda intorno, non c’è nessuno. E affonda la lama nella pelle. Abbastanza a fondo da far sgorgare il sangue, non abbastanza - per fortuna - da far scappare la vita. Quando sua madre lancia l’allarme e chiama il 118, l’ex moglie di Fabrizio Corona è solo stordita. In ospedale la ricoverano con un codice verde, riservato ai casi meno gravi. Sui social si scatena il sarcasmo: «Che è, voleva suicidarsi con una sbucciatur­a?», «Dai, non le hanno messo nemmeno un cerotto...», «Vabbè, la solita caccia a un minuto di celebrità». L’opinione pubblica ti porta in palmo di mano finché sei vincente, non quando sei una stellina dimenticat­a. Ma Nina ci aveva già provato, a togliersi la vita.

Nel 2009, con dei farmaci, salvo poi dire che era stato «solo un incidente». Una farsa? Può darsi. In fondo la Moric è mamma di Carlos, bellissimo ratredicen­ne, sta con Luigi Mario Favoloso, di 11 anni più giovane, ultimament­e si è pure detto che fosse di nuovo incinta. Che motivo avrebbe mai di uccidersi? «Nina è una donna fragile, una bambina che ha bisogno d’amore», ha detto l’amico Craig Warwick. «Ha tentato il suicidio perché spinta da persone senza scrupoli che vogliono i suoi soldi», assicura Favoloso. Cos’è successo quella notte, non lo sapremo mai. Ma pochi giorni prima di tagliarsi le vene, Nina ha scritto su Instagram: «Care persone che non mi sopportate, ho ancora tanti motivi per odiarmi. Portate un po’ di pazienza». E poi: «Ho due vite, la mia e quella che si inventano gli altri». E se fosse che la vera vita di Nina non luccica quanto quella inventata dai giornali?

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