Oggi

«Bossetti doveva accusare un morto»

LA DIFESA RIVELA UN PIANO PER FAR RISULTARE L’IMPUTATO COINVOLTO MA NON ASSASSINO. UNA PISTA CHE RITORNA... LETTERE ANONIME

- Di Giangavino Sulas

C’è qualcuno più qualificat­o che ti ha chiesto di accusare un morto. È la resa delle armi da parte dell’Accusa. Massimo non confessare mai. A me bugie non ne hai raccontato. Credo alla tua innocenza. Altrimenti avrei rimesso il mandato. Ti hanno demolito come uomo, come padre, come figlio. E hanno chiesto per te una pena illegale. L’ergastolo è la morte mascherata. L’ha detto anche il Papa. La nostra Costituzio­ne non lo prevede». I difensori di Massimo Bossetti stanno parlando da quasi 9 ore, 4 al mattino, 4 e 40 minuti nel pomeriggio. Paolo Camporini a conclusion­e di una arringa incalzante si rivolge direttamen­te a Bossetti. Secca la sua replica: «Mai e poi mai». Ma a molti sfuggono quelle poche parole, testuali, che avrebbero dovuto provocare un incendio: «C’è qualcuno più qualificat­o che ti ha chiesto di accusare un morto». La spossatezz­a e lo stress di una giornata ai limiti della resistenza fisica e mentale hanno fiaccato ogni reazione. Ma chi avrebbe chiesto a Bossetti di lavarsi la coscienza e accusare un morto? Quando? Perché? E chi è il morto che avrebbe dovuto accollarsi l’omicidio di Yara consentend­o a tutti di uscire vincitori dal pantano di questo processo? È per caso quel muratore polacco ( Oggi n. 25 del 17 giugno 2015) che secondo due lettere anonime ricevute dal nostro giornale, sarebbe stato vittima di un omicidio mascherato da una caduta da un ponteggio in un cantiere? Un muratore che la sera del 26 novembre 2010, in preda ai fumi dell’alcol e di fronte a una Yara che si ribellava perché si era resa conto della trappola nella quale era finita, l’avrebbe colpita A sinistra, Paolo Camporini e Gianluca Salvagni, i legali di Massimo Bossetti, 45 (nel Oggi parlò un anno fa (qui sopra, l’articolo, Bossetti avrebbe solo assistito all’uccisione di Yara a opera di un muratore polacco. Che poi fu ucciso. so della mandibola e farla svenire? I suoi compagni di lavoro avrebbero provveduto a liberarsi del corpo della ragazza abbandonan­dolo nel campo di Chignolo e poi, sapendo che quando era ubriaco il polacco diventava violento e parlava troppo, lo fecero precipitar­e da un ponteggio. Questo ha raccontato nelle lettere l’anonimo estensore aggiungend­o che quando fecero sparire il corpo di Yara molti si sentirono male e Bossetti fuggì terrorizza­to. Qualcuno, a conoscenza di questi fatti e di fronte all’ostinato negare di ogni responsabi­lità da parte di Bossetti, gli avrebbe dato un suggerimen­to del genere: con otto-dieci anni te la cavi, fra cinque torni libero e ricominci a vivere, se accusi il morto-suicidato eviti l’ergastolo. Ma chi sarebbe stato l’autore di questa proposta? «Garantiamo che questo è successo. È chiaro che il suggerimen­to era interessat­o alla soluzione del caso e, se accolto, avrebbe portato a un forte sconto di pena. Ma Bossetti indignato ha detto no. È innocente. Ha voluto il processo ben sapendo cosa rischia», precisa a Oggi Claudio Salvagni, l’altro legale di Bossetti. Quindi non c’è la certezza che il morto da accusare fosse il muratore polacco precipitat­o dal ponteggio. Potrebbe essere un altro, scelto accuratame­nte e sicurament­e pregiudica­to per reati di carattere sessuale.

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy