Chi c’era alla festa sullo yacht?
L’IMPRENDITORE STEFANO BERTONA E LA SUA AMANTE SONO MORTI DOPO UN FESTINO CON ALCOL E DROGA. E ALL’IPOTESI DELL’INCIDENTE O DELLA SIMULTANEA OVERDOSE CREDONO IN POCHI
Abelard Gallardo, ormeggiato a pochi metri, non è l’unico che si è lamentato per i rumori che venivano dallo yacht di lusso ancorato lì vicino, nel porto di Roses, Costa Brava: «Musica altissima, strepiti e grida, un chiasso della malora». Il pomeriggio dopo l’addetto al porto è arrivato davanti allo yacht dei cantieri Manò Marine per avvisare i padroni italiani che potevano fermarsi, perché s’era liberato un posto. Non ha risposto nessuno e quando s’è avvicinato, dall’oblò spalancato ha visto il corpo di un uomo disteso a terra. Poco dopo la polizia ha trovato, nella cabina, anche una donna senza vita. Lui è Stefano Bertona, 46 anni, da Almese, Torino, amministratore della Priority Yachts, una società nautica di Genova, ed ex progettista della Comau, sposato con due figli. Lei, Leyla Sultangareeva, 28 anni, nata a Mosca, studentessa e ballerina di night, da qualche tempo era collaboratrice e segretaria di Bertona, oltre che sua amante. A bordo, gli agenti hanno trovato anche un bel po’ di droga e di alcol. Hanno sequestrato la barca e hanno rivelato i primi risultati dell’autopsia: un incidente, sarebbero stati uccisi dal monossido di carbonio sprigionato dai motori. D’altronde, non ci sarebbero segni di colluttazione o di violenza...
UN REBUS DA RISOLVERE
Ma è qui che comincia il giallo: in qualsiasi porto del mondo, i motori devono rimanere spenti. La barca non s’è mai mossa, non c’era nessun motivo di accenderli. Qualcuno li ha addormentati e poi uccisi così? E che fine hanno fatto tutte quelle persone che la sera prima facevano festa nello yacht? Chi era andato a trovarli? Perché tutta quella droga? E si può davvero credere all’ipotesi alternativa, quella di un’overdose contemporanea? A memoria di cronaca è difficile ricordarne qualcuna. E allora, cos’è davvero successo? La prima risposta dovrebbero darla gli esami tossicologici. Ma ci vuole tempo per avere i risultati, ci hanno