Curati con un tap Per sconfiggere ansia e insonnia basta “picchiettarsi” con le dita
SI CHIAMA «TAPPING» ED È LA TERAPIA PIÙ SEMPLICE DEL MONDO, PERCHÉ SI FA DA SOLI. IL PRINCIPIO È QUELLO DELL’AGOPUNTURA: BISOGNA STIMOLARE ALCUNI PUNTI PER SBLOCCARE LE ENERGIE. ECCO COME FARE. E PERCHÉ FUNZIONA
Si chiama tapping therapy, è nata in America e potremmo dire che si tratta della terapia... più semplice che ci sia! Il suo obiettivo? Contro i disturbi più comuni, dal mal di testa all’insonnia, può darci una... mano (è proprio il caso di dirlo): sfrutta infatti l’autodigito-pressione, cioè il tocco dei polpastrelli. Tapping
in inglese significa «picchiettare» e la (chiamata anche tecnica di libertà emotiva) agisce sposando i principi della moderna psicologia e quelli energetici dell’agopuntura.
therapy Freedom Technique, tapping Emotional e psicoterapeuta, ma anche rinomato autore e regista, fondatore del sito Emotional Tapping ( www.emotionaltapping.com). «Per far tornare l’energia a circolare correttamente
basta concentrarsi mentalmente sul disturbo, mentre con la punta delle dita tamburelliamo alcuni punti posti lungo i meridiani del corpo,
che sono i canali lungo i quali (secondo la medicina orientale) scorre la nostra forza vitale». Questo semplice gesto, spiega l’esperto, consente di liberare l’energia bloccata e di trattare facilmente (e in autonomia) il malessere di cui soffriamo. Ma come si fa, in concreto, a curarsi col tapping? In primo luogo, cerchiamo un luogo tranquillo e silenzioso in cui appartarci qualche minuto. Poi, facciamo mente locale su che cosa ci infastidisce.
«Il primo passo di una buona seduta di sta nel focalizzarsi su quello che ci disturba e di cui vorremmo liberarci,
tapping per poi individuare la componente emozionale del sintomo o le convinzioni limitanti e i pensieri negativi che lo accompagnano nella nostra mente», dice Simone. «Per esempio, di fronte a un’emicrania che non passa dovremmo porci domande come: “Da quando è iniziato questo sintomo? Che cosa accadeva nella mia vita in quel momento? Come mi fa sentire oggi emozione negativa?”».
IL TAGLIO DELLA MANO
Conclusa la preparazione, si può cominciare col picchiettare con i polpastrelli il primo sito della sequenza, il cosiddetto punto karate, l’area posta sul taglio della