Oggi

«CI SENTIAMO PRESI IN GIRO»

- Giangavino Sulas

A sinistra, i difensori di Bossetti, Paolo Camporini e Claudio Salvagni. Che dice: «Per consegnarc­i i dati grezzi del test del Dna ci hanno messo sei mesi. Adesso capiamo perché: qualcuno ha sbagliato e poi si è cercato di coprire l’errore». prevede il regolament­o, e in questo passaggio di mano la concentraz­ione del Dna risulta aumentata del 500 per cento». «Non solo», aggiunge l’avvocato Salvagni. «Abbiamo anche scoperto che mentre la provetta era in mano al colonnello, i suoi ufficiali del Ris la stavano analizzand­o. Quindi di provette con il Dna di Ignoto 1 ce n’erano almeno due. Infatti la Pm ha detto che Lago prese solo una parte di quel materiale. Insomma ne avrebbe travasato un po’ da una provetta a un’altra. Ma nei documenti del processo non c’è traccia di questo travaso. Era necessario fare un verbale di questa operazione così come andava segnalato e giustifica­to l’aumento anomalo della concentraz­ione del Dna. Ci devono spiegare cosa è successo. Altrimenti nel passaggio di mano qualcuno ha preso la provetta sbagliata». Anche sulla spiegazion­e formulata su questo punto dal pubblico ministero Ruggeri («C’è stata una evaporazio­ne»), Salvagni scuote la testa e afferma con decisione: «Le provette con il Dna, sigillate, devono essere conservate in freezer a meno 20 gradi. Dovrebbe spiegare come può evaporare a quella temperatur­a! Nella migliore delle ipotesi c’è stato un errore. Uno scambio di provette. Oppure una bella contaminaz­ione. Ecco perché per consegnarc­i di dati grezzi hanno avuto bisogno di sei mesi. Garofano ha dichiarato proprio a Oggi che, quando comandava il Ris, in 24 ore consegnava qualunque test gli chiedesser­o. E con queste anomalie si va a sentenza?».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy