AL CENTRO DEL GOSSIP
verso il quale manipolarne le attività. Forse troppo per uno scherzo, a meno che - come qualcuno ha sostenuto – tutta questa faccenda non rientri in un intricato regolamento di conti interno al Csm.
«NESSUNA INDAGINE»
Tra i dettagli falsi di questa storia, anche quello che vorrebbe Aschettino indagato per simulazione di reato a Perugia. Se Aschettino fosse davvero indagato lo sarebbe a Roma, perché le indagini si fanno nel luogo del presun- to reato. Alla regola fanno certamente eccezione i magistrati, che non possono essere indagati dalla Procura per cui lavorano. Ma non è il caso di Aschettino: fa parte del Tribunale di Nola e a Roma opera solo in qualità di membro del Csm. Per mettere un freno ai dettagli fantasiosi, il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini ha diramato nei giorni scorsi un comunicato in cui si legge che «non risulta pendente alcun procedimento penale o disciplinare a carico di componenti del Csm»; Aschettino ha aggiunto: «Non sono mai stato in- A sinistra, il giudice Lucio Aschettino, presidente della V Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura. In alto, l’home page del sito giustiziami.it su cui lo storico cronista giudiziario milanese Frank Cimini ha tirato fuori la storia, poi rilanciata da Dagospia.com (qui sopra). Dal Web ai giornali c’è voluto poco. dagato né archiviato per simulazione di reato o altra ipotesi delittuosa». I due comunicati hanno però dato adito a interpretazioni: nei corridoi e sulle mailing list interne, i magistrati fanno notare che in entrambi i casi si parla al presente o al passato e nulla si garantisce sulle evoluzioni della vicenda a meno che l’indagine nata dall’esposto non sia stata già chiusa, dettaglio che non è dato conoscere. Comunque vada a finire, un lieto fine c’è già: la moglie del magistrato lo ha “assolto” ed è rimasta al suo fianco.