L’AMMINISTRATRICE DEL CONDOMINIO LI HA LASCIATI AL FREDDO E AL BUIO
Terni. Nella foto, a sinistra l’avvocato Barbara Pogliani, che assiste la maggior parte delle 200 famiglie truffate da un’amministratrice di condominio, con alcune vittime del raggiro. Nel giro di alcuni anni la responsabile della gestione avrebbe sottratto alle casse circa 600 mila euro. (Foto Michele Palazzi/Contrasto).
LA STANGATA CONDOMINIALE
«State tranquilli, è tutto a posto», ripeteva continuamente l’amministratrice di condominio alle 200 famiglie di Terni che abitano un comprensorio popolare di cinque palazzine, preoccupati per l’arrivo degli operai incaricati di staccare le utenze. E intanto mostrava copie di bonifici bancari (falsi) a favore dei gestori di gas, luce e acqua. Alla fine gli inquilini sono rimasti al freddo e al buio e l’amministratrice è stata denunciata per truffa e appropriazione indebita dal Nucleo di polizia tributaria della cittadina umbra: nel corso degli anni, avrebbe sottratto dalle casse condominiali ben 600 mila euro. Come ci si difende? «Frequentare sempre le assemblee condominiali e non rinunciare mai al proprio diritto di controllo dei conti delegando ad altri coinquilini l’incombenza», ci dice il tenente colonnello Fabrizio Marchetti che ha condotto le indagini. «Invece bisogna sempre richiedere la copia originale di tutti i documenti che sono alla base del bilancio condominiale e controllare che tutte le bollette risultino effettivamente pagate. Se ci sono dei dubbi, rivolgersi direttamente ai gestori delle utenze».
L’AUTO DA SOGNO DIVENTA UN INCUBO
Berline e Suv tedeschi al prezzo di utilitarie coreane. Gli annunci sui siti web specializzati in compravendita di autoveicoli erano particolarmente allettanti e la concessionaria romana che li postava - con tanto di foto - sembrava proprio avere tutte le carte in regola. «Almeno 70 persone sono cadute nella rete dei truffatori», spiega il tenente colonnello Luigi Smurra della Guardia di Finanza di Roma. «Lo schema era sempre il solito: attirati dal prezzo estremamente vantaggioso, i clienti venivano convinti a versare una caparra per l’acquisto di un’autovettura proveniente dall’Europa dell’est e, in alcuni casi, dell’intero prezzo pattuito a fronte delle spese necessarie alle pratiche di importazione e immatricolazione. Inutile dire che al momento della consegna del veicolo sorgevano sempre intoppi burocratici che rendevano impossibile l’operazione e anche la restituzione dei soldi». Alla fine 20 turlupinati hanno sporto denuncia e la Guardia di Finanza ha acchiappato cinque truffatori che intanto avevano fatto sparire alcune centinaia di migliaia di euro. Come ci si difende? «Regola numero uno: diffidare dei prezzi esageratamente bassi», dice il tenente colonnello Smurra. «Regola numero due: mai comprare un veicolo visto solo in foto. E se avete deciso di acquistare comunque un’auto proveniente dall’estero, specie se da una concessionaria non ufficiale, esercitate il diritto alla prova e a farla esaminare da un meccanico di fiducia».
L’OPERAZIONE “BOCCASANA”
Il signor Paolo, trascurato per anni il problema a un molare, quando ha saputo che nella sua cittadina, Novi Ligure (Alessandria), c’erano due dentisti che praticavano prezzi decisamente convenienti ha fissato un appuntamento. Figurarsi la sua sorpresa quando all’uscita dallo studio medico è stato fermato da una pattuglia in borghese della Guardia di Finanza. Problemi