Oggi

MAMME STRESSATE Anche le ricche piangono!

«SI FANNO LA GUERRA PER ISCRIVERE I FIGLI AGLI ASILI PIÙ ESCLUSIVI E LE PUNTURINE AI PIEDI PER SOPPORTARE TACCHI ASSURDI», SVELA L’AUTRICE DEL LIBRO CHE FA IMPAZZIRE MANHATTAN. E AVVERTE: «QUESTE DONNE SONO FEROCI»

- Di Cristina Bianchi - foto Lauren Greenfield/INSTITUTE Milano, luglio

Lottano all’ultimo sangue per un appartamen­to nell’Upper East Side. Si umiliano davanti alle direttrici delle scuole materne, pur di iscrivere i figli in quelle più esclusive. Sono miliardari­e, ma occupate tutto il tempo a tenere alto lo status sociale. Tra loro rivali, diventano sadiche con chi non è all’altezza del branco. Sono le madri super ricche di New York. Non necessaria­mente felici. A raccontarl­e è Wednesday Martin, 49 anni, che ha scritto Nella giungla di Park Avenue ( memoir di grande successo negli Stati Uniti, pubblicato in Italia da Bookme). L’autrice è un’antropolog­a che, dopo il trasloco nei quartiere alti, racconta la sua vita tra le altre madri come fossero un branco di primati da studiare, tra scienza e ironia. «Mio figlio cominciò la scuola materna al culmine del boom economico», scrive Martin. «Fiumi di adrenalina scorrevano nelle vene degli abitanti di Manhattan. (...) Sembravano tutti ubriachi di felicità. E ogni santo giorno, dopo aver accompagna­to a scuola mio figlio, io scoppiavo a piangere. Non perché ve- derlo varcare la porta dell’aula fosse un’esperienza struggente, una specie di metafora della crescita. Non perché venissi travolta dalla bellezza straziante dell’essere madre. No, piangevo perché le altre mamme erano delle vere streghe». Wednesdey Martin è di passaggio a Milano. Bionda, longinline­a, indossa un giacchino di pelle nera, tronchetti Balenciaga, una sciarpa Missoni. E a Oggi conferma: «Le mamme di Park Avenue sono spietate. È colpa della demografia». Demografia? «Sì, i numeri: nell’Upper East Side

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