NON SOLO MAMME! ANCHE I PAPÀ SONO INNAMORATISSIMI DEI LORO CUCCIOLI
Come vedete da queste belle foto, pure i papà, come Paolo Bonolis e Flavio Briatore, si lasciano trasportare dalla tenerezza di un bacio a fior di labbra con i loro piccoli. L’anno scorso il libro di una psicologa americana, Charlotte Reznick, Il potere dell’immaginazione dei vostri figli, fece molto discutere: l’esperta lanciava un monito ai genitori spiegando che il bacio è un atto di intimità che rimanda a scenari di innamoramento e amore fisico tra adulti. Ecco perché si è aperto un dibattito. bacio sulle labbra è un atto di intimità che rimanda, con l’immaginazione, a scenari di innamoramento e di amore fisico tra adulti», dice la Parsi. «La bocca, poi, è una parte delicata e intima. È la prima zona erogena che viene stimolata alla nascita con l’allattamento: la suzione, infatti, è nutrimento, appagamento per il neonato. Interrompere quell’intimità, e limitarsi a baciare un bimbo sulla guancia, significa fargli comprendere, senza parole, i passaggi della vita e aiutarlo a evolversi, a crescere. Attenti, però: un bacio in bocca tra genitori e figli, non va demonizzato. È utile, invece, ricordare che un bambino è facilmente manipolabile e spesso è più il genitore che ha bisogno dell’appagamento del bacio a fior di labbra, che il bimbo».
NON GIRATE NUDI PER CASA
Il suggerimento della Parsi? «Orientate vostro figlio con delicatezza a baciarvi sulla guancia spiegando che sulle labbra si baciano solo mamma e papà. Capirà perfettamente». Lo stesso discorso, vale per la nudità e l’accudimento dei figli. Quando crescono, non girate più per casa scoperti perché li mettereste in imbarazzo. «Gli adulti devono smettere di voler lavare i figli, anche nelle parti intime, quando sono in grado di farlo da soli. Inoltre: dopo gli 8, 10 anni, i ragazzi sentono il bisogno di coprirsi davanti ai genitori, non amano farsi abbracciare e baciare da loro e si sentono a disagio nel mostrare il loro corpo in piena trasformazione. Rispettate il loro bisogno di privacy: serve per prendere le distanze dall’infanzia e fare i conti coi cambiamenti del corpo. Questo contribuirà ad alimentare, a sostenere il loro sviluppo emotivo e affettivo», conclude la Parsi.