QUESTO CAPODANNO DOVREMMO ANDARE A LONDRA?
VACANZE
Converrà passare le vacanze a Londra, anche se l’Economist la classifica tra le dieci città più care al mondo: venerdì 7 ottobre la sterlina è infatti precipitata a un valore di 0,8 contro l’euro, risalendo un poco lunedì, ma insomma: è come se l’Inghilterra ci praticasse uno sconto generalizzato del 10-20%. Non è infatti detto che la valuta inglese non scenda ancora dopo quello che è successo la settimana scorsa.
Dopo l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue (il referendum di giugno della cosiddetta Brexit) gli inglesi hanno cercato di negoziare le condizioni dell’uscita prima di qualunque atto formale, attraverso accordi bilaterali con questo o quel Paese. Era un modo per prendere tempo, ma Merkel, Hollande, Renzi e Juncker hanno fatto la faccia feroce: prima fate scattare la procedura, chiedendo l’applicazione dell’articolo 50 (quello che regola le uscite dalla Ue), e poi si discute. Di fronte a questa posizione tanto rigida, la nuova premier, Theresa May, ha pronunciato un discorso duro alla conferenza nazionale del partito conservatore che s’è tenuta la settimana scorsa: procederemo a un’uscita hard, cioè dura, lasciando il mercato unico e gestendo l’arrivo e le partenze degli stranieri con criteri nostri e senza tenere conto di Schengen. Questo discorso seguiva la strana richiesta del ministro dell’Interno, signora Amber Rudd, che vuole fare l’anagrafe dei lavoratori stranieri per scremarla a favore dei lavoratori locali.
I mercati si sono fatti subito l’idea di quello che potrebbe succedere e hanno venduto sterline (le valute, sui mercati, sono merce qualsiasi, che si compra e si vende). La ragione è questa: un’economia che vuole vivere di esportazioni, cioè con una moneta debole, ha bisogno di un mercato grande dove operare. E la Gran Bretagna un mercato grande ce l’aveva, ed era quello europeo, a cui ha rinunciato. D’altra parte con una moneta debole come si può continuare a essere il centro del mercato finanziario globale?
SETTIMANA SCORSA MERCATI VIAGGIO LOW COST