Lady Brianza
DANIELA RHO AVREBBE INGAGGIATO I KILLER PER IMPEDIRE ALL’EX MARITO DI VEDERE LE FIGLIE
i giri di Molteni oltre che grossi fossero anche brutti e pericolosi. Non è stato facile smontare quel pregiudizio. L’indagine è stata lunga. È durata più di un anno, ma alla fine si è chiusa come una tenaglia.
MENTALITÀ PADRONALE
Strette nella sua morsa sono rimaste dieci persone. Un team di nove comprimari, tutti uomini, e Daniela Rho, unica donna, nel ruolo di protagonista. «È bella e determinata», dice un amico di famiglia, «una persona abituata coi soldi a ottenere quello che vuole. A lei tutto è dovuto e che sia in azienda o fuori, tende sempre a porsi in modo padronale». L’imprenditrice brianzola del mobile viene collocata dagli inquirenti al centro della scena. Un gradino sopra tutti, anche del suo complice, il commercialista e amante, Alberto Brivio. Il piano segreto di violenza e morte attuato attraverso il pagamento di intermediari, esecutori e sicari, per quanto condiviso e realizzato col contributo di entrambi, avrebbe infatti obbedito a una precisa volontà della donna: impedire all’ex marito di vedere le due figlie di 9 e 7 anni. Oggi le due bimbe sono affidate a parenti. Le piccole ancora non sanno che dopo aver perso il papà, potrebbero essere costrette a crescere senza la mamma.
DUE LINEE INVESTIGATIVE
L’impianto d’accusa ha preso forma su due linee investigative distinte. La prima e più diretta si è focalizzata sull’esecuzione del delitto. La seconda ha preso spunto da alcune dichiarazioni del legale che aveva assistito Molteni nella causa di separazione e che ha riferito alcuni elementi di tensione tra gli ex coniugi. I Carabinieri lavorando sulle telecamere di sicurezza di Carugo identificano l’auto usata dagli assassini. È una Fiat Uno ed è stata