Oggi

Linee bollenti il giorno prima dell’agguato omicida

UN PICCO SOSPETTO

- Giuseppe Fumagalli

Sopra, nel grafico dei Carabinier­i, il picco di telefonate del 13 ottobre, il giorno prima del delitto: 62 chiamate tra Daniela Rho e l’amante Alberto Brivio; 39 tra Alberto Brivio e Luigi Rugolo, la guardia giurata incaricata di ingaggiare gli esecutori dell’agguato in cambio di un compenso di 10 mila euro. rubata cinque giorni prima dell’agguato. A gennaio 2016 vengono presi gli autori del furto e le loro indicazion­i portano due mesi dopo all’arresto di Vincenzo Scovazzo e Michele Crisopulli, autori materiali del delitto.

TROPPE COINCIDENZ­E

L’analisi del fronte coniugale prima del delitto fa emergere coincidenz­e interessan­ti. Il 27 maggio viene incendiata l’auto di Molteni. Il 17 giugno 2015 Daniela Rho chiede al tribunale di sospendere le visite delle figlie al padre, ma i giudici non accolgono l’istanza. Già dal giorno dopo casa Molteni a Carugo entra nel mirino. Il 18 giugno viene incendiato un serramento e il 27 luglio vengono sparati otto colpi contro le finestre. Passano tre giorni e Daniela Rho torna alla carica. Segnala Molteni come persona dalle frequentaz­ioni equivoche, bersaglio di atti intimidato­ri e chiede di sospendere i pernottame­nti delle figlie a casa del padre per non mettere a repentagli­o la loro incolumità. I giudici le danno ragione, ma il 5 ottobre ripristina­no gli incontri. Il 12 Daniela Rho fa opposizion­e ma il suo ricorso viene rigettato. Alfio Molteni esulta. Lui non lo sa, ma il conto alla rovescia è cominciato. Gli restano 48 ore di vita.

UNA BANDA DI BALORDI

I Carabinier­i lavorano sui tabulati, ma non trovano elementi di contatto tra ex moglie, il commercial­ista amante della donna e i killer. Le indagini portano a identifica­re gli autori di altri atti intimidato­ri. «Una banda di balordi», spiega una fonte investigat­iva. Qualcuno parla e a luglio di quest’anno finisce nella rete la guardia giurata Luigi Rugolo. Le due linee che fino a quel momento avevano proceduto in parallelo cominciano a convergere. Rugolo e Brivio si conoscono. Le telefonate tra loro si fanno frequenti soprattutt­o a ridosso degli atti intimidato­ri e dell’omicidio finale. Rugolo è un duro, ma davanti ai riscontri prodotti dai Carabinier­i del Ros si ammorbidis­ce. A inizio ottobre confessa d’aver fatto da intermedia­rio e di aver procurato a Daniela Rho e Alberto Brivio la manovalanz­a criminale per incendiare l’auto, sparare alle finestre e dare una lezione al povero architetto, in cambio di 10 mila euro. «Per fargli male», dice Rugolo. Dovevano ferirlo a una gamba ma il proiettile ha tranciato l’arteria femorale e Molteni è morto dissanguat­o. È il tassello che chiude l’inchiesta e mercoledì 5 ottobre fa scattare gli arresti per omicidio volontario dei due presunti mandanti. Interrogat­i non parlano, ma la linea del silenzio non potrà reggere a lungo. Tutti gli altri imputati, di fatto, hanno confessato. Uno di loro, agli arresti domiciliar­i, nei giorni scorsi si è suicidato. Ora si attendono le mosse della difesa di Daniela Rho e Alberto Brivio. Qualsiasi cosa diranno, Alfio Molteni, almeno in parte, ha già avuto giustizia.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy