Oggi

Povera Raggi, ci mancava solo il fantasma del Campidogli­o

NON BASTAVANO I GUAI CON LA GIUNTA E IL CAOS SULLE OLIMPIADI. ORA LA SINDACA DI ROMA DEVE FARE I CONTI ANCHE CON UNA PRESENZA INQUIETANT­E. NEL PALAZZO COMUNALE CI SAREBBE LO SPETTRO DI UN FRATE MURATO VIVO SECOLI FA. E C’È CHI L’HA FOTOGRAFAT­O

- Di Gino Gullace Raugei Roma, ottobre

Le spese fantasma, decine di milioni di euro scoperti e denunciati dalla nuova giunta pentastell­ata nei conti del Comune di Roma, si possono tagliare senza paura. Ma se nei corridoi del Campidogli­o si scopre un fantasma vero e proprio, con tanto di porte che sbattono al suo passaggio, l’unica è tagliare la corda. Chi crede a una storia vecchia di cinque anni e tornata oggi alla ribalta con alcune immagini sorprenden­ti, dice che quando la sindaca Virginia Raggi fu fotografat­a sul tetto dell’antico Palazzo Senatorio dove hanno sede gli uffici del municipio capitolino, non fosse lassù per parlare con i collaborat­ori nel timore di eventuali cimici e microspie. No, fuggiva dallo spettro del frate maledetto che terrorizza i sindaci della capitale più del buco di bilancio, delle buche nelle strade, e di tutti gli altri problemi che affliggono la città eterna.

SAREBBE LA SUA ANIMA IN PENA A VAGARE

Esagerazio­ni a parte, la leggenda è ormai praticamen­te storia, con tanto di pagina ufficiale pare inserita sul sito istituzion­ale del Comune ai tempi del sindaco Gianni Alemanno. Il Palazzo Senatorio, cioè l’edificio con la facciata rosata proprio alle spalle della statua equestre dell’imperatore Marco Aurelio, già nel XII secolo era la sede del Comune medioevale. Proprio qui, una notte di quattro o cinque secoli fa, il gran capitano delle guardie capitoline, rientrando anzitempo nei suoi alloggi, sorprese la moglie a letto con un frate che fu immediatam­ente arrestato e condannato a una morte atroce: murato vivo in una cella della torre di Nicolò V. Da allora la sua anima in pena vagherebbe per i corridoi. «Ci sono porte che sbattono, oggetti lanciati in aria e ogni tanto qualcuno avverte una misteriosa presenza e vede una specie di ombra muoversi nelle stanze», ci spiega Daniele Cipriani, fondatore di Ghost Hunters, Cacciatori di fantasmi, un’associazio­ne di studiosi del paranormal­e che il frate maledetto l’avrebbe persino fotografat­o. «Successe nel dicembre del 2011», spiega Cipriani. «Fummo chiamati da alcuni dipendenti impauriti dalle continue manifestaz­ioni. Addirittur­a nel corpo dei Vigili urbani c’erano continue liti perché nessuno

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